Morto Ennio Doris, fondatore di Mediolanum: inventò la banca "costruita intorno a te"

Berlusconi: "Ci lascia un grande italiano". Salvò i risparmi di 11mila clienti toccati dalla crisi Lehman Brothers nel 2008: "Il miglior investimento della mia vita"

Ennio Doris, presidente onorario Mediolanum

Ennio Doris, presidente onorario Mediolanum

Milano, 24 novembre 2021 - E' morto nella notte Ennio Doris, fondatore e presidente onorario di Banca Mediolanum. Aveva 81 anni.

La notizia è stata data dalla moglie Lina Tombolato e dai figli Sara e Massimo. "Tutti i family banker, i dipendenti e i collaboratori di Banca Mediolanum - si legge in una nota del gruppo - si stringono uniti e partecipi attorno alla famiglia Doris e, con enorme commozione, rendono omaggio a Ennio Doris, grande uomo e straordinario imprenditore". 

Doris aveva lasciato la presidenza di Mediolanum solo due mesi fa: "Superando la soglia degli 80 anni penso sia venuto il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno quotidiano nella banca", aveva detto. L'assemblea dello scorso 3 novembre lo aveva nominato presidente onorario. 

La carriera 

Per oltre 40 anni Ennio Doris è stato protagonista della grande finanza italiana. Sposato dal 1966 con Lina Tombolato, lascia due figli e sette nipoti. Nato a Tombolo, nel padovano, il 3 luglio del 1940, dopo il diploma da ragioniere inizia la carriera in Banca Antoniana di Padova prima di diventare direttore generale delle officine meccaniche Talin di Cittadella insieme all'industriale Dino Marchiorello. 

Nel 1969 inizia l'attività nel campo della consulenza finanziaria presso Fideuram, attività che prosegue poi in Dival (Gruppo Ras), dove arriva in ppochi anni a gestire oltre 700 professionisti. Nel febbraio 1982 l'incontro a Portofino con Silvio Berlusconi. Con il supporto di Fininvest Doris fonda Programma Italia, la prima rete di consulenti globali nel settore del risparmio, per "diventare il punto di riferimento della famiglia italiana per il risparmio". S'inventa un modello di Banca vicino alle persone. 

Nel 1995 nasce Mediolanum,  quotata in Borsa nel 1996. Nel 1997 Programma Italia si trasforma in Banca Mediolanum, senza sportelli, la prima a dare il servizio di home banking con telefono e il teletext con il televisore di casa. Nel giro di qualche anno l'istituto si espande all'estero, in Spagna e Germania, attraverso una serie di acquisizioni. 

Lo spot cult

Nel 2000 la campagna pubblicitaria che lo porta nella case della gente: il fondatore di Banca Mediolanum traccia un cerchio sulle sabbie di un lago salato per spiegare il suo nuovo modello di banca: quella "costruita intorno a te". 

Di lui si ricorderà anche la decisione di non esporre in alcun modo gli azionisti di minoranza della banca impattati dalla crisi Lehman Brothers nel 2008 rimborsando con 120 milioni di euro gli 11mila clienti . Decisione presa con la famiglia e con il gruppo Fininvest. Per Ennio Doris, ''un'occasione per dimostrare che siamo diversi'' dagli altri. Lo definì "il migliore investimento" della sua vita. Lo premiarono i risultati commerciali che quell'anno toccarono  5,8 miliardi di raccolta netta, quasi il doppio del 2007. 

Berlusconi 

"Un grande uomo, un grande imprenditore, un grande patriota, un grande italiano - lo definisce Silvio Berlusconi in un messaggio di cordoglio ai familiari -. Generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno. Ci mancherà molto, mi mancherà moltissimo. A Massimo, a Sara, a Lina la mia vicinanza e tutto il mio affetto". 

Tajani

"Con Ennio Doris se ne va un grande innovatore - afferma in una nota Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia - un ottimo imprenditore propugnatore di una finanza a misura di cittadino. Ma soprattutto una persona perbene. Una preghiera ti accompagni, caro Ennio".

Patuelli 

Antonio Patuelli, Presidente dell'Associazione Bancaria Italiana, ha espresso "il più sincero cordoglio per la scomparsa di Ennio Doris, imprenditore e banchiere illuminato e fortemente innovativo, attento e sensibile contemporaneamente alla crescita aziendale, dei clienti e dei collaboratori". "Conserverò forte il ricordo di Ennio - ha aggiunto Patuelli - dei nostri dialoghi sulla cultura e le regole del mercato, per la crescita economica e sociale in una democrazia libera".