di Stefania Totaro Rissa tra ragazzi italiani e sudamericani, alcuni anche minorenni, nel centro di Monza, con due feriti e un padre che interviene minacciando con una pistola. Poi un diciannovenne con una mandibola spaccata a Legnano e due ventiduenni aggrediti a pugni, calci e coltellate da un gruppo di ragazzi stranieri a Milano. È ormai emergenza baby gang nei sabati sera della movida in Lombardia, con compagnie di giovanissimi che, dal capoluogo alle cittadine più periferiche, finiscono per trasformare una serata tra amici in un assalto violento, complice anche l’abuso di sostanze alcoliche. Come è successo poco prima delle 2 di ieri in una centralissima via di Monza, dove si sono fronteggiati un gruppo di ragazzi italiani, alcuni dei quali minorenni, e un altro di sudamericani. All’arrivo dei carabinieri e delle ambulanze, sul posto erano rimasti solo due feriti, un sedicenne monzese e un ventisettenne peruviano, trasportati in ospedale. Se la caveranno con una prognosi di 10 giorni. Ma il peggio deve ancora venire: sulla scena si presenta il padre del minorenne e minaccia il sudamericano brandendo una pistola, che fortunatamente era un giocattolo, ma non aveva il tappo rosso. Quindi è il panico tra i presenti, interrotto solo per il veloce intervento dei militari, mentre, attirati dalle urla, si ripresentano sulla scena della rissa le due baby gang che si erano dileguate e un altro minorenne italiano, forse per avere ‘alzato il gomito’, si mette a inveire contro i carabinieri, in modo così insistente che sono costretti a portarlo in caserma per una denuncia e a riconsegnarlo poi alla madre. Sono invece le 4.30 di domenica quando a Legnano, in periferia, un diciannovenne viene aggredito da una persona che gli sferra un colpo al volto, causandogli la frattura della mandibola, ricomposta con un intervento chirurgico in ospedale ...
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