Ema attacca lo Sputnik: pressioni per fare da cavia

MOSCA

C’è anche il vaccino russo Sputnik V nel mirino dell’Ema. La prossima settimana l’Agenzia europea per i medicinali avvierà un’indagine per verificare se durante la sperimentazione clinica del siero siano state violate le norme etiche e scientifiche concordate a livello internazionale, compreso pressioni su dipendenti e militari per sottoporsi ai test.

Sotto la lente dell’Agenzia c’è in particolare il rispetto del cosiddetto standard di ‘buona pratica clinica’, il Gcp, per la sicurezza dei partecipanti alla sperimentazione.

L’indagine, chiave anche per il via libera all’immissione sul mercato europeo del vaccino russo, finanziato dal fondo sovrano del Cremlino, arriva dopo la denuncia di alcuni militari e dipendenti pubblici russi.

Ma secondo l’account twitter dello Sputnik, la notizia di "un’indagine speciale" sui test clinici "non è corretta" perché il vaccino sta passando attraverso "il regolare processo di rolling review dell’Ema" e il rispetto del cosiddetto "standard di ‘buona pratica clinica’ (Gcp)" è parte della procedura standard "per tutti i vaccini". Da parte sua la direttrice esecutiva di Ema, Emer Cooke, spiega che nell’ambito dell’esame del vaccino Sputnik V e secondo la procedura normale "faremo delle ispezioni agli impianti di produzione in Russia".

Intanto in Germania, la Baviera sta per firmare un precontratto per ottenere entro luglio 2,5 milioni di dosi. L’intesa prevede anche la produzione del vaccino in una fabbrica di nuova costruzione nella località bavarese di Illertissen: si trattrebbe del primo sito produttivo pubblico nel territorio dell’Ue.

red. est