Venerdì 19 Aprile 2024

Elisa e gli altri ragazzi morti Stragi del weekend, torna l’incubo

La studentessa 21enne in Valtellina perde il controllo dell’auto e si schianta contro un albero. Tre vittime e un ferito a Verona: la macchina finisce nel canale. Incidente fatale anche a Messina

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di Roberto Canali

Cinque morti, tutti giovanissimi, e altri due feriti in neppure 24 ore in tre incidenti, uno più terribile dell’altro. Quella appena trascorsa è stata l’ennesima domenica di sangue sulle strade che anche in questo avvio di 2023 si confermano una trappola letale per i nostri ragazzi. Addirittura la prima causa di morte per i giovani tra i 5 e 29 anni a livello Europeo in base al rapporto Dekra, presentato a dicembre in Senato, con gli incidenti nella fascia di età che va dai 18 ai 24 anni che causano nel 64% dei casi la morte del guidatore o del passeggero al suo fianco.

Quello che è accaduto a Elisa Scaletti, 21 anni, che l’altra notte alle 2 stava rincasando alla guida della sua auto diretta a Villa di Tirano, in provincia di Sondrio. Mancavano pochi chilometri all’arrivo quando ha perso il controllo mentre percorreva la provinciale 24 ed è finita contro un albero morendo praticamente sul colpo, mentre l’amico che le sedeva accanto è rimasto ferito, ma non è in pericolo di vita. Quasi alla stessa ora a duemila chilometri di distanza Vincenzo Parlavecchio, 23enne di Graniti in provincia di Messina, è morto al volante della sua Fiat Panda dopo aver sbandato ed essere finito fuori strada ribaltandosi, mentre percorreva la provinciale 185 tra Motta Camastra e Francavilla. Gravissimo anche l’amico che viaggiava con lui, 29 anni, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Vincenzo di Taormina. I due ragazzi stavano tornando a casa dopo una serata trascorsa in un locale.

L’incidente più grave però è avvenuto nel tardo pomeriggio a Veronella, in provincia di Verona, dove tre ventenni di origini indiane sono annegati in un canale dopo essere usciti di strada con la loro auto. Una scena da film dell’orrore quella che si sono trovati di fronte i vigili del fuoco quando hanno estratto l’utilitaria: i tre ragazzi tutti di età compresa tra 19 e 20 anni erano ancora seduti al loro posto, incastrati tra le lamiera dell’utilitaria che si è capovolta trasformandosi in una trappola mortale. L’unico a salvarsi è stato un quarto amico, sbalzato dall’auto in corsa pochi istanti prima dell’impatto con l’acqua. Di fronte a questa strage degli innocenti tornano in mentre le parole pronunciate poche settimane fa, nel corso del discorso di fine anno, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che proprio rivolgendosi ai giovani li aveva esortati a "non distruggere la vita per un momento di imprudenza". Parole ispirate proprio dai dati drammatici delle troppe morti sulle strade. "Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri – aveva proseguito il Capo dello Stato –. Non cancellate il vostro futuro".

L’ultimo rapporto Aci-Istat, riferito al primo semestre del 2022, descrive una situazione in peggioramento rispetto all’anno precedente segnato dal lockdown. Nel periodo gennaio-giugno ci sono stati 81.437 incidenti stradali con lesioni alle persone con un aumento del 24,7%. I feriti sono stati 108.996 (+25,7%) e i morti 1.450 (+15,3%). Rispetto al 2020 l’aumento più consistente di vittime si registra tra i più giovani: la crescita è del 41,7% tra i 15-19 anni e del 34,9% per quella 25-29, seguite dai 40-49enni (+31,5%). Il giorno peggiore della settimana dal punto di vista degli incidenti è la notte tra il sabato e la domenica, proprio quella di ieri. Nella fascia tra i 18 e i 24 anni, poi, è molto alta la percentuale di morte come passeggeri del veicolo coinvolto: il 34% su un totale di 332 casi.