Mercoledì 24 Aprile 2024

Elezioni, gli occhi di Putin "Hacker russi in azione Vogliono manipolarci"

Il presidente del Copasir: "Il pericolo è concreto, ce ne stiamo occupando". Avviata un’indagine conoscitiva sulle ingerenze straniere attraverso Internet

di Ettore Maria Colombo

 

L’Italia deve fare attenzione ai tentativi russi di influenzare, attraverso la disinformazione, la campagna elettorale e i risultati delle prossime elezioni che si terranno il prossimo 25 settembre. Tanto che il Copasir – rassicura il presidente Adolfo Urso – si "sta già occupando" di questi rischi. "L’Italia è uno dei principali target dello spionaggio estero – aggiunge Urso – perché è un Paese di frontiera, ma anche cerniera rispetto alle informazioni". Parole importanti, quelle di Urso, presidente del Copasir (10 membri: cinque di maggioranza e cinque di opposizione, cui spetta il presidente), esponente di Fd’I. "È in atto una guerra di disinformazione, manipolazione e propaganda che non soltanto la Russia, ma la Russia nello specifico pratica nei confronti dell’Occidente da un decennio", accusa Urso che ribadisce come Mosca voglia "condizionare le nostre democrazie e realizzare i suoi obiettivi di potenza egemonica".

Il presidente del Copasir ha avviato un’indagine conoscitiva riguardo l’ingerenza straniera "recente nel sistema di informazione anche attraverso la rete" (gli hacker), che rimane "uno degli strumenti principali utilizzato dalla Russia e non solo".

Ancora più circostanziata la denuncia del membro del Copasir, ed esponente del Pd, Enrico Borghi: "La caduta del governo e le elezioni anticipate impediranno l’adozione, in Italia, di provvedimenti connessi al Digital services act che la Ue ha in animo di varare entro fine anno, un accordo tra l’Europa e le principali piattaforme social per il contrasto alla disinformazione e alle ingerenze. Un provvedimento protettivo della democrazia italiana che non si potrà costruire. Rischiamo, nelle prossime settimane, un inquinamento del nostro dibattito pubblico a causa di ingerenze straniere e di attacchi cibernetici che si sono già susseguiti da tempo". Occhi puntanti, dunque, su Russia e Cina. Borghi aggiunge che il rischio di un boom di fake news e disinformazione in vista della campagna elettorale sarà "indubbio" e spera che "si possano adottare dei codici di autoregolamentazione".

Borghi apprezza, politicamente, che la denuncia sia partita da Urso, esponente di Fd’I. E Urso aggiunge: "Qualora dovesse affermarsi quella che è la prima forza politica del Paese secondo i sondaggi (Fd’I, ndr.) se i russi devono temere qualcosa, siamo noi" perché Fd’I è "la forza politica che con più determinazione ha affermato che l’Italia dovesse schierarsi con i partner europei e atlantici, con il popolo ucraino e contro la Russia". Ma, nella coalizione di centrodestra, ci sono anche altri partiti storicamente ‘filo-putiniani’, dalla Lega di Salvini (con i suoi viaggi a Mosca) allo stesso Berlusconi, che pure ha fatto, di recente, pubblica ammenda. Poi c’è il deputato di Iv, Michele Anzaldi, che chiede che "il Copasir si occupi di eventuali ingerenze russe nella crisi di governo che ha portato alla caduta del governo Draghi", accusando neppure troppo implicitamente M5s e Lega-FI di amicizie pericolose.

Leggi ancheAgenzia delle Entrate e l'attacco hacker, i dubbi dell'esperto. "Così si buca il sistema"