Elemosiniere del Papa riallaccia la luce in palazzo occupato. "Gesto disperato"

Il cardinale Konrad Krajewski è intervenuto personalmente in via Santa Croce in Gerusalemme a Roma per riattaccare il contatore, calandosi al buio nella centralina elettrica. Salvini: "Paghi lui le bollette arretrate"

Il cardinale Krajewski, elemosiniere del Papa (Ansa)

Il cardinale Krajewski, elemosiniere del Papa (Ansa)

Roma, 12 maggio 2019 - Suscita clamore il gesto di  Konrad Krajewski, elemosiniere di Papa Francesco, che ha risposto personalmente all'appello delle centinaia di persone che occupano uno stabile a Roma, rimasti senza luce né acqua calda dal 6 maggio scorso. Krajewski, dopo aver visto con i propri occhi la situazione dello 'Spin Time', palazzo occupato dal 2013 in via Santa Croce in Gerusalemme, ha provveduto personalmente a riallacciare la corrente che era stata staccata per morosità, calandosi al buio nella centralina elettrica. "Non l'ho fatto perché sono ubriaco - spiega il cardinale polacco - è stato un gesto disperato. C'erano oltre 400 persone senza corrente, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi". Immediata la reazione del ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Ora paghi lui le bollette arretrate".

Fonti del Vaticano spiegano che il porporato ha agito "nella piena consapevolezza delle possibili conseguenze d'ordine legale cui ora potrebbe andare incontro, nella convinzione che fosse necessario farlo per il bene di queste famiglie". 

Krajewski era di ritorno da una missione all'isola greca di Lesbo, dove era stato mandato dal Papa per portare solidarietà ai profughi. Rientrato a Roma, è stato informato di cosa stava succedendo in via Santa Croce in Gerusalemme. "Siamo senza acqua e luce da tre giorni. Qui vivono 420 persone (tra cui 98 minorenni) e ci sono 25 realtà culturali. Ma non sarà certo il buio a fermarci. Questo è un'appello alla città di Roma", recitava un comunicato degli attivisti Spin Time Labs, che gestiscono le attività nello stabile ex Indap. Oggi all'interno ci sono anche un'osteria, un laboratorio di birra artigianale, una falegnameria, una sala prove e "un punto di approdo, aperto a tutti, attento ai giovani, agli ultimi e ai più bisognosi".

Il cardinale ha risposto così all'invito degli occupanti a partecipare "con torce e ogni fonte di luce possibile ad una serata a sostegno di chi si fa strada tra il buio creato da chi alimenta odio, razzismo e disparità". Ha quindi deciso di intervenire personalmente per riattaccare il contatore. Secondo quanto appreso dagli occupanti, il Campidoglio non sarebbe intenzionato a saldare le bollette della luce arretrate. Un debito accumulato in sei anni che ammonterebbe a oltre 300mila euro. 

IL RUOLO DELL'ELEMOSINIERE - Krajewski è elemosiniere per il Papa dal 2013. L'elemosiniere è colui che presso la Santa Sede ha il compito di esercitare la carità verso i poveri a nome del Pontefice. Secondo i vaticanisti durante il pontificato di Francesco questo ruolo avrebbe assunto un peso crescente. L'elemosiniere ha il compito non barricarsi "dietro la scrivania" ma di recarsi direttamente per le strade di Roma o dove necessario.

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Salvini: "Paghi lui le bollette"

"Conto che l'elemosiniere del Papa paghi anche i 300mila euro di bollette arretrate", commenta Salvini da un comizio elettorale a Bra (Cuneo) -. Penso che voi tutti, facendo sacrifici le bollette le pagate. Se qualcuno è in grado di pagare le bollette degli italiani in difficoltà siamo felici...".