Eitan torna in Italia il 3 dicembre. La zia Aya vuole adottarlo

Il piccolo Biran, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, rientra dopo la sentenza della Corte suprema israeliana: presto sarà tra le braccia della zia paterna a Pavia

 Aya Biran (Ansa)

Aya Biran (Ansa)

Milano, 1 dicembre 2021  - Eitan Biran tornerà in Italia dalla zia paterna, Aya Biran, il 3 dicembre. Il via libera al ritorno del bambino di 6 anni, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, dalla sua tutrice legale è arrivato dopo la sentenza favorevole della Corte suprema israeliana di due giorni fa.

I giudici israeliani, in base alla Convenzione dell'Aja, hanno ritenuto che la residenza stabile del bimbo sia in Italia dalla zia, chiudendo così la contesa con la famiglia materna che vive a Tel Aviv iniziata dopo il rapimento di Eitan.  

Per il nonno materno Shmuel Peleg, che con l'aiuto di un complice (Gabriel Alon Abutbul, fermato a Cipro) prelevò il piccolo da Pavia per riportarlo di nascosto in Israele l'11 settembre, resta il mandato di arresto internazionale della procura per sequestro di persona. I nonni materni hanno comunque potuto incontrare il bimbo prima della partenza. 

Però la famiglia Peleg non sembra intenzionata a chiudere il caso, anche se la sentenza non è appellabile: ''Lotteremo in ogni modo legale per riportare Eitan in Israele e impedire la rottura del legame impostogli da sua zia dalla famiglia della sua defunta madre Tal''.

A Milano infatti è in corso il procedimento sul reclamo presentato dai legali dei nonni materni contro la nomina di Aya come tutrice del bambino. Mentre Aya nei mesi scorsi ha presentato richiesta ai giudici per l'adozione.

Il piccolo Eitan nella cabina: l'ultima foto prima della tragedia