Eitan, lo zio in Israele: "Gli stanno facendo il lavaggio del cervello"

Il fratello della tutrice del piccolo: "Ritorno a casa sua in Italia più urgente che mai"

Il piccolo Eitan con il nonno materno

Il piccolo Eitan con il nonno materno

Roma, 18 settembre 2021 - Continua la battaglia attorno al piccolo Eitan, il picolo di 5 anni scampato alla tragedia del Mottarone, ora in Israele dopo essere stato rapito dal nonno. Ieri Eitan ha incontrato il console italiano, il quale ha riferito di "buone condizioni di salute", come ha detto anche lo zio in Italia Or Nirko, che ha parlato con il bambino al telefono. Ma la situazione resta delicatissima e oggi è intervenuto l'altro zio, Hagai Biran, il quale insieme alla moglie ha incontrato oggi Eitan a casa del nonno, Shmuel Peleg. Hagai Biran è il fratello della tutrice del bambino, Aya, residente in provincia di Pavia.

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"Anche se Eitan appare in condizioni fisiche buone, è preoccupante notare nel piccolo chiari segni di istigazione e di lavaggio del cervello", hanno sostenuto gli avvocati della famiglia Biran in Israele, Shmuel Moran e Avi Chini, in base a quanto riferito loro da Hagai Biran. Gli avvocati e la famiglia hanno poi aggiunto: "Il ritorno di Eitan a casa sua in Italia appare più urgente che mai". 

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