Ecco qual è la guerra santa della Russia

Intervista all'ideologo di Vladimir Putin

Michele Brambilla

Michele Brambilla

A pagina tre troverete un’intervista di Lorenzo Guadagnucci ad Aleksandr Dugin, il professore russo considerato l’ideologo di Vladimir Putin. Leggetela. Perché fa capire tanto, forse tutto delle ragioni profonde che hanno spinto la Russia a scatenare la guerra in Europa. Ci fa cogliere aspetti che finora non avevamo colto, o che al massimo avevamo sfiorato.

Perché Putin ha invaso l’Ucraina? Perché vuole il Donbass. Perché vuole anche Odessa, e uno sbocco sul Mar Nero. Perché si sente accerchiato dalla Nato. Perché vuole ripristinare l’Unione Sovietica o meglio l’Impero zarista.  Queste sono le risposte che ci siamo dati finora. E ce le siamo date perché siamo superficiali.

Perché siamo abituati a pensare che tutto ciò che succede al mondo abbia solo motivazioni economiche o politiche. Perché dando ormai valore esclusivamente alle cose materiali, pensiamo che tutti, in ogni parte della Terra, ragionino come noi. Leggete che cosa dice Dugin. Non parla della Nato, né della denazificazione, né della popolazione russa del Donbass. E quando parla dei territori da conquistare, ne parla come di un dettaglio in vista di una battaglia ben più grande. "È una questione di essere o non essere", dice Dugin.

Essere la Russia e non essere l’Occidente moderno, "una civiltà completamente decadente". Essere "una civiltà separata speciale" e non essere "la cultura europea contemporanea che è una cultura del cancellamento, Lgbt, trasumanesimo e postmodernismo". Essere una civiltà "ortodossa ed eurasiatica" e non essere "l’Unione Europea liberalista e degenerata". "Il Nuovo Ordine Mondiale voluto dall’Occidente – dice Dugin – intende insediare un governo transnazionale che detta all’umanità quali valori, norme e regole sono obbligatori, quali sono accettabili e quali sono vietati". "Ai nostri occhi – questa è la frase chiave – è la civiltà dell’Anticristo".

Dugin mente, e in realtà cerca una giustificazione ideale per coprire interessi economici? Illudiamoci pure che sia così. Ma se anche così fosse, non cambierebbe nulla. Che le unioni omosessuali siano più gravi dei bombardamenti, che Papa Francesco sia "insignificante e non influente" e che la nostra sia la civiltà dell’Anticristo lo credono in molti in Russia. E lo pensano in molti anche qui da noi. Lo pensano non pochi cattolici (ben oltre la consueta platea dei tradizionalisti) e lo pensano comunque tanti italiani: non a caso Dugin dice che la Russia contava sull’appoggio di un paio di nostri partiti che negli ultimi anni hanno fatto il pieno nelle urne. È una guerra, questa, fra due mondi. Uno che crede in cose sbagliate, un altro che non crede più a niente.