Terza dose vaccino, ecco il piano. Parte la Lombardia con i fragili

L’ok di Aifa a Pfizer e Moderna. La road map di Bertolaso: al via con un milione di pazienti dal 21 settembre

Una ragazza tra i 12 e i 18 anni riceve la dose di vaccino contro il Coronavirus

Una ragazza tra i 12 e i 18 anni riceve la dose di vaccino contro il Coronavirus

In Lombardia la somministrazione della terza dose del vaccino contro il Coronavirus inizierà "il 21 o il 22 settembre". Ad annunciarlo è stato Guido Bertolaso, consulente della Regione per la campagna vaccinale, nel tardo pomeriggio di ieri, nelle stesse ore in cui il Consiglio d’amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) formalizzava il proprio via libera al terzo ciclo di immunizzazione.

Il bollettino Covid del 10 settembre

L’ulteriore dose sarà somministrata solo ai cittadini considerati fragili e fragilissimi, tutti gli altri sono esclusi in attesa delle valutazioni e del pronunciamento dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema). Negli ultimi giorni sia il governatore lombardo Attilio Fontana sia la sua vice con delega al Welfare, Letizia Moratti, hanno sottolineato a più riprese come la Lombardia fosse pronta ad avviare la macchina della terza dose e attendesse solo le indicazioni del ministero della Salute. Ieri ecco l’anticipazione di Bertolaso: "In Lombardia la terza dose potrà partire dal 21 o 22 di settembre. Condivideremo il calendario domani mattina (questa mattina per chi legge, ndr) con tutte le Aziende socio sanitarie territoriali e cominceremo a vaccinare per la terza volta tutte le categorie individuate dal ministero della Salute, quindi i fragili e fragilissimi, cioè: i malati oncologici, gli immunodepressi, gli affetti da malattie croniche. Si tratta di circa 1 milione di lombardi, quelli più a rischio di tutti che vanno subito rimessi sotto protezione con vaccino Pfizer o Moderna".

Vaccino terza dose: chi sono i soggetti fragili

"Dopodiché – aggiunge Bertolaso sempre dagli studi televisivi di Telelombardia – ci predisporremmo prima della fine dell’anno anche per gli anziani delle Residenze sanitarie assistenziale (Rsa), per gli over 80 e per i medici e gli infermieri particolarmente esposti a situazioni di rischio. Dall’inizio del 2022 inizieremo poi con tutte le altre persone che vorranno sottoporsi alla terza dose di vaccino". Quasi in contemporanea, come detto, la nota dell’Aifa: "Il consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco, convocato in via d’urgenza, ha approvato all’unanimità l’utilizzo di una dose aggiuntiva di vaccino ad mRNA (terza dose). Il provvedimento – si precisa – riguarda soggetti con immunosoppressione grave, in accordo alla valutazione del medico curante, quali ad esempio trapiantati, oncologici, dializzati oltre che gli anziani di età uguale o superiore agli 80 anni e i ricoverati nelle Rsa". "Partiremo dai più fragili, quelli che dopo due dosi non hanno una risposta sufficiente" conferma a sua volta il ministro Roberto Speranza, che poi annuncia: "Nelle prossime ore ci sarà una circolare del capo Dipartimento della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, che indicherà le categorie interessate".

Quanto agli operatori sanitari, nella nota dell’Aifa si spiega che il richiamo "è previsto in condizioni di particolare esposizione al rischio". E si precisa, infine, che nel provvedimento "non viene inclusa la popolazione generale in attesa che EMA valuti i dati forniti dalle aziende produttrici dei suddetti vaccini. Indicazioni anche sulla tempistica della terza dose: dopo "almeno 28 giorni" dalla seconda dose per quanto riguarda i soggetti fragili e dopo "almeno 6 mesi" per le altre categorie.