Venerdì 19 Aprile 2024

E ora Mosca mette nel mirino Tokyo

Migration

Anche il Giappone, guidato dal premier Fumio Kishida (foto), nel mirino (politico) della Russia. Mosca ha infatti vietato l’accesso al suo territorio a più di sessanta funzionari di Tokyo, compreso, appunto, il primo ministro. Una rappresaglia per le sanzioni imposte contro la Russia dopo l’invasione in Ucraina. Il provvedimento non riguarda solo personalità politiche, ma anche imprenditori, media manager e docenti universitari. E, per dimostrare la tensione tra i due Paesi, il Giappone, per la prima volta in quasi vent’anni, ha descritto come "occupate illegalmente" le isole Curili contese con Mosca. Le due nazioni non hanno mai concluso un trattato di pace dopo la Seconda guerra mondiale e le quattro isole detenute da Mosca e rivendicate da Tokyo costituiscono uno dei principali punti critici.

Comunque, la partita era già iniziata a fine aprile con l’espulsione di otto diplomatici giapponesi in risposta a una misura analoga di Tokyo. Il quadro geopolitico, però, è più ampio e riguarda un clima di tensione che va oltre la guerra. L’area dell’Indo-Pacifico è tutta in fibrillazione con un occhio alla Cina e uno alla Corea del Nord che ha lanciato un altro missile verso il mar del Giappone. Preoccupa anche la decisione della Cina che ha annunciato una esercitazione nel Pacifico occidentale