Martedì 16 Aprile 2024

È morto Fitoussi: l’economista liberale che amava l’Italia

È morto l’altra notte dopo il rientro da Roma, uno dei tanti viaggi che regolarmente lo portavano in Italia, paese che adorava: Jean-Paul Fitoussi. Scomparso improvvisamente a 79 anni, è stato ricordato nella breve e molto sentita cerimonia di ieri nel cimitero di Levallois, alle porte di Parigi, come l’economista che "non aveva a cuore le cifre ma voleva far star bene la gente". A ricordarlo con queste parole, davanti alla famiglia, agli amici, colleghi, accademici, allievi, giornalisti, è stato Arnaud Montebourg, ex ministro dell’Economia e personalità della gauche francese che a lungo si è ispirato alle idee di Fitoussi, che era stato suo docente. Nato nel 1942 in Tunisia, Fitoussi era stato presidente dell’Osservatorio francese per le congiunture economiche (OFCE) dal 1989 al 2010, aveva lavorato con la BERD (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo), ed è stato consigliere del governo francese. Era un convinto keynesiano, e di questa dottrina era il punto di riferimento in uno dei luoghi più prestigiosi in cui si insegna economia la "grande école" di Sciences Po a Parigi. Che ora, lo ricorda con queste parole: "economista brillante e impegnato, riconosciuto dai suoi colleghi a livello internazionale, rispettato ed amato da generazioni di studenti, consultato ed ascoltato dai massimi responsabili politici, letto e compreso da un ampio pubblico".