"È morta perché al 118 non sanno l’inglese" Ma l’audio della telefonata lo smentisce

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"Nessun ritardo nell’arrivo dell’ambulanza e nessun problema nel colloquio telefonico in inglese". La Regione Lazio respinge le accuse su presunti ritardi nei soccorsi nel caso di Janna Gommelt, una turista tedesca morta il 20 gennaio scorso dopo essere stata colta da un malore mentre si trovava a Focene, centro del litorale romano, a bordo di un camper assieme al suo compagno Michael Douglas, 34 anni. Quest’ultimo ha denunciato che i soccorsi hanno impiegato oltre 40 minuti per raggiungere la struttura per camperisti dove si trovavano da alcuni giorni con l’intenzione di imbarcarsi a Fiumicino per Barcellona. Un ritardo, a detta dell’uomo, dovuta anche al fatto che l’operatore del 118 non parlava inglese. Una ricostruzione contestata dall’Ente di viale Cristoforo Colombo e dalla stessa Ares, l’azienda regionale dell’emergenza sanitaria, che hanno reso pubblica la telefonata, avvenuta alle 15.41 e durata circa due minuti, della richiesta di intervento. Un colloquio in inglese durante il quale l’utente è stato geolocalizzato con le coordinate di latitudine e longitudine.

Turista tedesca morta a Focene: l'audio della telefonata con il 118