E il Pd rilancia l’idea di un ‘Porcellum’ corretto

Il Pd prova a tentare il centrodestra, in particolare Lega e Fd’I – che già si stanno litigando i collegi migliori in cui correre ma sono costretti a correre insieme –, con un sistema elettorale nuovo. Lo si può definire un "Porcellum ripulito", cioè un proporzionale di base ma con premio di maggioranza ‘costituzionale’, aderente alla sentenza della Consulta che bocciò il Porcellum proprio perché prevedeva un premio abnorme. Il problema politico è superare l’impasse sulla riforma della legge. L’attuale Rosatellum (due terzi di proporzionale e un terzo di collegi maggioritari uninominali) non piace più a nessuno e il proporzionale semi-puro, alla tedesca (noto come ‘Brescellum’), caro a 5 Stelle e parte del Pd, non piace al centrodestra.

Ecco la nuova proposta. Un proporzionale con premio di maggioranza, detto "di governabilità", al partito (ma, di fatto, alla coalizione) che supera la soglia del 40% dei voti e che attribuisce a essa il 55% (e non oltre) dei seggi. La proposta, elaborata dal dem Emanuele Fiano (si parla già di ‘Fianum’, come un vino…) ricalca il modello elettorale della regione Toscana, che però prevede un secondo turno di ballottaggio (su cui c’è già il ‘no’ del centrodestra), e una vecchia proposta di La Russa. La soglia di sbarramento sarebbe al 4%, e non al 5%. Soprattutto, niente preferenze, ma listini corti bloccati (o solo i capilista), con l’alternanza di genere. perché "le preferenze in questo Parlamento non passerebbero mai". Si vedrà solo con il tempo se il Fianum è un vino ‘bevibile’.

Ettore Maria Colombo