E Hollywood si affida agli esperti in diversità

Due settimane dopo esser stata accusata dal Los Angeles Times di essere una casta razzista, la Hollywood Foreign Press ha preso le prime misure concrete: l’associazione che assegna i Golden Globes ha assunto nuovi avvocati che dovranno metterla in guardia da pratiche corporative e un "esperto in diversità" per essere aiutata lungo la strada dell’inclusione. Nell’inchiesta pubblicata alla vigilia dei Globes, il Los Angeles Times aveva scoperto che tra gli 87 membri non c’è un solo giornalista nero, oltre a mettere in luce rapporti tra i membri e le major di Hollywood che potevano prefigurare conflitti di interesse.

L’esperto di diversità Shaun Harper, che tiene corsi sui temi della razza e del genere alla University of California, lavorerà con l’associazione per cinque anni. La Hfpa ha aperto anche un rapporto con lo studio legale di Boston Ropes & Gray specializzato in questioni etiche.

Le contromisure sono state annunciate al termine di una riunione di emergenza convocata dopo che critiche al board per una reazione a caldo troppo tiepida erano emerse anche all’interno del gruppo. L’inchiesta del Los Angeles Times aveva portato a un primo mea culpa da parte della Hollywood Foreign Press durante la notte dei premi: tre leader dell’organizzazione erano saliti sul palco ammettendo: "Abbiamo lavoro da fare".

Molti a Hollywood avevano giudicato insufficienti queste scuse: "Così sarà il board a vigilare sulle riforme", aveva polemizzato la regista Ava DuVernay: "Lo stesso board che sovraintende e si avvantaggia delle attuali pratiche e che ha consapevolmente perpetuato la corruzione e il razzismo della Hfpa per decenni?". Negli ultimi giorni erano scattate richieste di dimissioni eccellenti.