È evaso da un mese "Ha incontrato un agente che gli ha sparato"

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A un mese esatto dalla movimentata evasione di Massimo Riella, 48 anni, detenuto in attesa di giudizio per rapina, fuggito durante una visita sulla tomba della madre al cimitero di Brenzio (alto lago di Como) e da allora scomparso, suo padre Domenico, 80 anni, ha presentato una denuncia di scomparsa al comando dei Carabinieri di Gravedona sostenendo che un agente di polizia penitenziaria ha sparato al figlio. Come ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera, Domenico Riella ha riferito di avere incontrato il figlio venerdì scorso alla presenza di un agente di polizia penitenziaria che conosceva bene, nel tentativo – non riuscito – di convincerlo a costituirsi. Secondo il padre, il colloquio sarebbe terminato in maniera burrascosa, con Massimo Riella colpito da almeno un colpo di pistola esploso dall’agente. "Al momento stiamo facendo le verifiche del caso. Comprese le eventuali ricerche del corpo, ammesso che la versione raccontata dal Domenico Riella sia autentica", si limitano a riferire i carabinieri.