Martedì 23 Aprile 2024

E adesso l’Italia vuole la pillola anti Covid

ROMA

"L’Aifa si è già attivata per poter garantire l’acquisizione di un numero di dosi adeguato del farmaco che inibisce la polimerasi virale, Molnupiravir, approvato nel Regno Unito. Il direttore di Aifa Magrini ha già chiesto il dossier per consentire all’Italia di avere a disposizione anche quest’arma terapeutica". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli. L’agenzia regolatoria del farmaco britannica (Mhra) ha approvato il 4 novembre – in anticipo su chiunque altro in Europa – il Molnupiravir, prima pillola indicata per il trattamento del Covid a essere registrata. Il farmaco, realizzato dal colosso americano Merck Sharp & Dohme in partnership con Ridgeback Biotherapeutics, potrà essere prescritta a chiunque sia testato positivo al Covid e abbia almeno un fattore di rischio legato a un possibile contagio grave come l’obesità, una cardiopatia, il diabete o in genere un’età superiore ai 60 anni. Per la Mhra, il Molnupiravir è un farmaco "sicuro ed efficace", in grado di ridurre il pericolo di ricovero in ospedale per persone colpite da forme anche moderate di Covid-19 che abbiano parallelamente condizione di rischio extra. Agisce interferendo nella replicazione interna all’organismo del Coronavirus. La somministrazione, nei casi previsti, entro 5 giorni dalla diagnosi.

Anche Pfizer ha annunciato l’arrivo di una pillola antivirale (Paxlovid) che riduce il rischio di ospedalizzazione o morte dell’89% rispetto al placebo negli adulti ad alto rischio non ospedalizzati con Covid-19. I colosso farmaceutico prevede di inviare i dati all’ente regolatorio statunitense per i farmaci FDA degli Stati Uniti per l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) il prima possibile.

red. int.