Mercoledì 24 Aprile 2024

No-profit, Manes di Dynamo Camp nominato consigliere per la riforma del terzo settore

L'imprenditore Enzo Manes, della multinazionale fiorentina Kme e presidente della Fondazione Dynamo Camp Onlus, nominato da Renzi consigliere “pro bono” di palazzo Chigi per il sociale

Enzo Manes

Enzo Manes

Firenze, 29 dicembre 2014 - La lista dei nuovi consiglieri “pro bono” di nomina governativa, quindi senza alcuna remunerazione, si arricchisce di un nuovo nome proveniente dal mondo dell'imprenditoria fiorentina. Si tratta di Enzo Manes, Presidente di Intek - che controlla la multinazionale del rame Kme con sede nel capoluogo toscano - scelto dal premier Matteo Renzi in persona con l'incarico di “far partire il tema dell’innovazione sul sociale, sulla creazione di posti di lavoro legati a una diversa impostazione del terzo settore”.

Una nomina che già era nell'aria da circa un anno, da quando cioè Renzi, amico di lunga data di Manes, aveva fatto una visita lampo all'open day del campus Limestre Pistoiese che ospita ogni anno più di mille bambini, provenienti da tutto il mondo, affetti da patologie gravi o croniche nel periodo di post ospedalizzazione e/o in fase di remissione dalla cura. Le idee che Manes ha proposto al premier sono scaturite proprio da qui, da questo campus nel quale i bambini posso trascorre le vacanze superando le loro disabilità. Un modello sullo stile della fondazione creata da Paul Newman che è stata inizialmente accolta con reticenza ma poi accettata dal mondo del volontariato. Occupazione, servizi e solidarietà. Queste le tre parole chiave della riforma del terzo settore secondo Manes, che basa tutto su un fondo di investimento strategico di mezzo milione.

Nella visione di riforma, Manes prospetta una grande rivoluzione che dovrà trasformare il terzo settore in “primo settore” produttivo, in grado di creare valore e occupazione. A fare da volano a un fondo a capitale misto pubblico privato, una sorta di “Iri del sociale” (senza le connotazioni negative del passato) nel quale confluiranno soldi pubblici, privati, contribuiti di enti e fondazioni. Un fondo a capitale misto per creare nuova occupazione, attingendo anche a risorse comunitarie, per rispondere a bisogni sociali e migliorare anche il contesto in cui operano le imprese avviando una strategia di sviluppo per il terzo settore, ma non solo, con personale qualificato motivato dal desiderio di partecipare ad un progetto nell'interesse del benessere comune. Il fondo, come sostiene Manes, dovrà avere una governance con personalità di levatura internazionale e puntare a risultati concreti in grado di reperire nuove risorse.