Giovedì 18 Aprile 2024

Due scritti, poi l’orale. Addio alla tesina L’esame di maturità torna a prima del Covid

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di Simona Ballatore

Anno nuovo, maturità vecchia: tornano i due scritti più l’orale, addio ’tesina’, la commissione sarà mista, (con tre professori interni e tre esterni più il presidente). Resta un’unica deroga per il Pcto (il percorso di alternanza scuola-lavoro) che non è obbligatorio valutare al traguardo, mentre il test Invalsi è "conditio sine qua non". Dopo le prime indiscrezioni, il 2022 si chiude con la nota del capo dipartimento del ministero dell’Istruzione e del Merito con le regole del gioco e l’addio alla formula ristretta degli anni pandemici e a quella ibrida della scorsa estate.

"Negli ultimi tre anni la scuola ha vissuto gli effetti della pandemia che hanno comportato, tra gli altri, la necessità di modificare successivamente le modalità di svolgimento dell’esame di Stato – la premessa della nota diramata alle scuole –. Un esame che, a conclusione del secondo ciclo di istruzione, costituisce un passaggio sostanziale e simbolico nel processo di costruzione del proprio progetto di vita. È momento finale dell’intera esperienza scolastica, in cui esprimere conoscenze, le abilità e le competenze sviluppate nei percorsi formativi". Si riavvolge il nastro al 2017 con un’unica "possibile eccezione": i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. Ma solo perché – essendo sviluppate nel triennio – in alcuni casi, causa pandemia, non si è raggiunto il monte ore previsto. Regola che non vale per la famigerata prova Invalsi, che invece sarà "requisito di ammissione", anche se "si rammenta a tal proposito che la normativa non prevede connessioni fra risultati" delle due prove".

Si comincerà il 21 giugno con lo scritto comune, che durerà sei ore (ed era stato rianimato anche nella versione 2022). sette le tracce. Seconda prova scritta declinata a seconda del corso di studio. Presto per sapere se il classico porterà latino o greco (o entrambi) e lo scientifico fisica o matematica. Entro gennaio il ministero svelerà le materie per decreto. Terza prova scritta solo per casi particolari, come per chi consegue in un colpo solo esame di Stato italiano e francese (Esabac). Il quizzone era già stato archiviato prima del Covid. Colloquio multidisciplinare con collegamenti. Valutazione sempre in centesimi: si parte con un credito scolastico in valigia di massimo 40 punti, mentre le prove valgono 20 ciascuna (l’anno scorso erano state “pesate“ diversamente).