Due anni per realizzare il nodo idraulico Vent’anni per poter aprire il cantiere

"Se per fare una complessa opera a servizio della sicurezza idraulica di 4.000 ettari e 15.000 persone, ci sono voluti solo due anni, rispettando in pieno il cronoprogramma, vuol dire che tutta la filiera realizzativa ha funzionato: dalla qualità del progetto alla disponibilità finanziaria, dall’efficienza dell’impresa costruttrice alla risposta del territorio. Se altresì ci sono voluti 20 anni per arrivare alla posa della prima pietra vuol dire che va migliorato l’iter burocratico". A ribadirlo è Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi), intervenuto all’inaugurazione del nodo idraulico di Bocca d’Enza, nel Parmense.