Droga, 16 arresti a Bisceglie e Trani. Carabinieri smantellano rete di spaccio

Operazione del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani. L'indagine, denominata 'Restart', aveva preso avvio dall'arresto di una donna e del figlio avvenuto lo scorso gennaio

Roma, 29 agosto 2023 – Operazione antidroga dei carabinieri in Puglia. Sono 16 le persone arrestate tra Bisceglie e Trani. Il blitz, scattato questa mattina alle 4 a cui hanno partecipato circa 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Barletta-Andria-Trani, ha permesso di smantellare un'ampia rete di spaccio di droga. L'esecuzione dell'ordinanza delle misure cautelari, emessa dal Gip di tribunale di Trani e da quello dei minorenni di Bari, ha portato 5 persone in carcere e 10 agli arresti domiciliari. Arrestato anche un minore, all'epoca dei fatti collocato in comunità. Le accuse nei confronti dei sedici arrestati sono di di cessione, offerta in vendita, distribuzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti di cui si approvvigionavano a Bari.

La droga sequestrata nel corso dell'operazione dei carabinieri del Bat
La droga sequestrata nel corso dell'operazione dei carabinieri del Bat

Chi sono gli arrestati

In carcere sono finiti il 38enne Michele Straniero di Bitonto (Ba), la 68enne Elisabetta Salierno di Bisceglie (Bat), il 33enne Sabino Capriati di Bari, il 31enne Antonio Giannoccaro di Castellana Grotte (Ta) e il 38enne Roberto di Terlizzi di Canosa di Puglia (Bat). Ai domiciliari, invece, il 26enne Andrea Sorrenti e il 25enne Donato Petroni, entrambi di Canosa, il 23enne Gianluca Chiaia di Corato, il coetaneo Maurizio Racanati di Bisceglie, il 42enne Sebastiano Pappagallo di Terlizzi, la 49enne Grazia Bassi, la 26enne Elisabetta Losapio e il coetaneo Roberto Stortigaci, tutti di

Bisceglie, il 38enne Gerardo Lavolpicella di Trani e il 44enne Adamo Zingarelli di Vizzolo Predabissi (Mi).

I dettagli dell’operazione antidroga

L'indagine, denominata 'Restart', ha preso avvio dall'arresto di una donna e del figlio avvenuto lo scorso gennaio a Bisceglie. Le due persone furono trovate in possesso di 305 grammi di hashish e cocaina, nonchè di numerosi ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale illecitamente detenuti in casa. Da quel momento le indagini dei carabinieri hanno permesso di scoprire che la droga veniva smerciata attraverso l'utilizzo di utenze telefoniche dedicate per raccogliere le richieste degli assuntori. Nelle conversazioni veniva utilizzato un linguaggio criptico. Gli stupefacenti venivano anche introdotti all'interno del carcere di Trani per alcuni degli arrestati che erano già detenuti e che, con telefoni cellulari illecitamente introdotti nel penitenziario, mantenevano contatti con l'esterno anche per gestire gli affari illeciti. Uno degli indagati avrebbe commissionato anche l'incendio di una macchina di una persona con il quale erano sorti dissidi riconducibili all'attività di spaccio.