Giovedì 18 Aprile 2024

Draghi frena: la stretta non è ancora decisa

Giovedì la cabina di regia, il premier aspetta gli ultimi dati prima di varare nuove regole. Mattarella: "Sui media troppo spazio ai No vax"

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di Giovanni Rossi

Mario Draghi frena e prende tempo. In vista della cabina di regia di giovedì, incentrata sulla variante omicron e sulle possibili restrizioni di Capodanno, il presidente del Consiglio incassa i complimenti del neo cancelliere tedesco Olaf Scholz, in visita ufficiale a Roma, e conferma di pensare a una stretta, sì, ma del tutto commisurata allo scenario in valutazione. Sul tavolo del premier ballano le misure contro gli assembramenti, la riduzione del Green pass a sei mesi, l’estensione del Certificato verde ad altre categorie. Mentre sulla strada del tampone per grandi eventi e veglioni pubblici – in abbinata al Green pass – non si registra al momento la necessaria convergenza.

"Ringrazio Scholz per gli elogi – puntualizza il premier –, ma ancora c’è da lavorare: in cabina di regia passeremo in rassegna eventuali provvedimenti in vista delle vacanze di Natale. Non c’è ancora nulla di deciso" (sottolinea). "Aspettiamo fino a mercoledì o giovedì i dati di sequenziamento per vedere la velocità di diffusione di Omicron". Parole studiate, mentre governatori e sindaci giocano d’anticipo firmando ordinanze anti assembramenti valide in tutti i territori amministrati e non solo lungo le strade dello shopping. Se Roma annulla il concertone di Capodanno, il Lazio – ancora in zona bianca – delibera l’obbligo delle mascherine all’aperto, raccomandando anche l’uso di modelli Ffp2 sui mezzi pubblici. Anche nel Veneto, tornato da ieri in giallo, il governatore Luca Zaia conferma la stretta partita in anticipo con obbligo di mascherine all’aperto, sospensione dei rientri in famiglia degli ospiti delle Rsa, e tampone obbligatorio ogni 4 giorni (invece che ogni 10) per gli operatori sanitari.

Milano, apripista dell’obbligo di mascherina nelle vie del centro, studia l’estensione della delibera anche dopo Capodanno. "Se servisse, perché no? – conferma il sindaco Beppe Sala –. Sono in contatto con Moratti e Fontana, faremo quanto ci diranno senza troppi dubbi e pensieri". Torino non fa sconti e stoppa il tradizionale mercatino natalizio di piazza Castello, mentre Bolzano concede l’accesso alle bancarelle solo ai titolari di Green pass e braccialetto di riconoscimento. Padova, Treviso e Venezia proibiscono i fuochi d’artificio. Bologna offre "un segnale di prudenza" cancellando il concertone di piazza Maggiore. Parma e Reggio Emilia prendono analoga decisione, mentre Rimini tenta la strada di eventi diffusi e dj set con ingressi contingentati. Firenze promuove sensi unici pedonali nelle aree di maggior afflusso. A Napoli il neo sindaco Gaetano Manfredi conferma il senso unico pedonale in via San Gregorio Armeno e le sue meraviglie presepiali, mentre il governatore Vincenzo De Luca vieta ogni baldoria in piazza sia a Natale sia a Capodanno e proibisce le feste di laurea e di compleanno al chiuso.

Secondo Sergio Mattarella, "la fiducia della stragrande maggioranza degli italiani nella scienza" si affianca "a quella nelle istituzioni, con la sostanziale, ordinata adesione all’emergenza". E qui il Presidente piazza una stoccata ai No vax: quelle "poche eccezioni – alle quali è stato forse dato uno sproporzionato risalto mediatico – non scalfiscono in alcun modo l’esemplare condotta della quasi totalità degli italiani".