Draghi blinda il ritorno in classe "Green pass per bidelli e docenti"

Oggi il varo del nuovo decreto legge. La Lega fa muro: niente obbligo, ma Dad per i prof non vaccinati

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di Alessandro Farruggia

 

È sempre più l’estate del Green Pass. Dopo il decreto del 23 luglio che ha fissato da domani l’obbligo del certificato vaccinale per una lunga serie di attività – dalle sale interne dei ristoranti ai musei, dalle fiere a cinema, teatri e spettacoli anche all’aperto, a stadi e manifestazioni sportive in genere, palestre e piscine, sale giochi – il premier Draghi vuole che il Cdm licenzi stasera un nuovo decreto legge che allarghi l’obbligo di Green pass per i trasporti a lunga percorrenza (aerei, treni ad alta velocità o interregionali, navi, traghetti, aliscafi) e per il mondo della scuola. Il testo poi dovrebbe prevedere la possibilità di tamponi a 8 euro per i minorenni.

Green pass: le nuove Faq del governo

Così sarà ma su questo secondo punto – con Draghi, Pd, Speranza e Forza Italia a favore – però c’è la contrarietà della Lega, che vorrebbe limitarsi al massimo a far fare lezione in Dad ai docenti che non hanno il Green pass. Il problema è politico. Anche per questo la cabina di regia tra forze di maggioranza e CtsISS, originariamente prevista per ieri, è stata spostata ad oggi. La road map aggiornata prevede la cabina di regia alle 11.30, poi la conferenza Stato-Regioni attorno alle 14, quindi il Consiglio dei ministri, convocato indicativamente per le 16.

Ieri il premier Draghi, per fare il punto, ha incontrato a palazzo Chigi il ministro della Sanità Roberto Speranza, il commissario straordinario Anticovid Francesco Paolo Figliolo e il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli. Con tutte le forze di governo c’è l’accordo sul’estensione ai trasporti, ma anche sulla scuola Draghi, d’intesa con il ministro Bianchi, vuole andare avanti garantendo lezioni in presenza (la Dad scatterebbe solo in zone arancioni e rosse, a livello comunale) e puntando sul Green pass per il personale. Anche se per i sindacati la misura della vaccinazione a tappeto non è "di per sé sufficiente a dare garanzia di assicurare la ripresa delle attività didattiche in presenza e in sicurezza".

E qui si affaccia una mediazione: che l’obbligo di Green pass sia limitato a docenti e bidelli ma non comprenda il personale amministrativo e che scatti solo dopo una verifica da fare tra il 20 e il 23 agosto se i numeri di copertura vaccinale del personale non avranno raggiunto il 90%. Oggi siamo all’84,6%, per un totale di 220mila persone non coperte. In questo senso va letta un mossa del commissario Figliuolo, che ieri ha chiesto alle Regioni di chiarire meglio i dati delle vaccinazioni nella scuola fornendo "dati univoci che tengano conto del reale andamento della campagna vaccinale". Il generale, nella nuova lettera agli enti locali spiega che, essendo emerse discrepanze, "al fine di poter disporre di dati univoci che tengano conto del reale andamento della campagna vaccinale, è necessario che, per la scadenza del prossimo 20 agosto, ciascuna RegionePa chiarisca la tipologia di personale, in servizio, che è stato considerato ‘scolastico’ (dirigente, docente, Ata, amministrativo, eccetera), distinguendo tra pubblico e privato (paritarie e non), e, per le somministrazioni, a far rettificare il dato (facendo escludere dalla categoria il personale non in servizio) per coloro i quali si ritiene non siano registrati come parte della categoria pur essendo tali".

Sul come applicarlo al mondo della scuola decideranno i partiti di governo con una sintesi da trovare oggi, mentre per i trasporti il pacchetto è già definito. Sarà obbligatorio, come chiarod a giorni, dal primo settembre. Servirà per aerei, navi, traghetti e aliscafi, treni ad alta velocità (con capienza che tornerà al 100%) e, probabilmente, treni interregionali (che in tal caso salirebberero al 100% della capienza). Niente green pass invece, almeno per ora, per il trasporto pubblico locale e i treni regionali. Per migliorare il distanziamento nel trasporto pubblico locale il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha annunciato che ci saranno 450 milioni in più a disposizione per Regioni, Province autonome e Comuni per finanziare i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale per far fronte alle limitazioni alla capienza dei mezzi imposte dalla normativa antiCovid.