Giovedì 18 Aprile 2024

Draghi alle Regioni: ecco le dosi, sbrigatevi Caos Lombardia, cadono le prime teste

Oggi l’arrivo di un milione di fiale Pfizer, Figliuolo: "A fine mese saranno 14 milioni i vaccini". Dopo il flop prenotazioni Fontana azzera i vertici di Aria

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di Giambattista Anastasio

Nel giorno in cui in Lombardia saltano le prime teste per il caos prenotazioni, Draghi pigia sull’acceleratore e nel vertice con Figliuolo e Curcio a Palazzo Chigi nnuncia l’arrivo per oggi di un milione di dosi Pfizer che saranno distribuite alla Regioni. Secondo le stime del commissario, alla fine del primo trimestre dell’anno saranno state distribuite 14 milioni di dosi, di cui 7,5 milioni solo a marzo. A oggi – altro dato emerso durante il vertice a Palazzo Chigi – sono oltre 2,8 milioni le persone fragili vaccinate a livello nazionale, con una tendenza in salita grazie alle ultime consegne. E il governo è pronto ad aiutare le regioni che stanno avendo più difficoltà nell’organizzazione delle vaccinazioni e che procedono a rilento soprattutto sull’immunizzazione degli over 80, che è ferma al 40% circa del totale e che invece, come dimostra lo studio dell’Istituto superiore di sanità sugli effetti del vaccino nelle Rsa, ha un impatto fondamentale sulla riduzione di casi e decessi: l’incidenza ha raggiunto nell’ultima settimana di febbraio e nelle prime due di marzo valori sovrapponibili o inferiori a quelli di ottobre (0,6%), in controtendenza rispetto all’andamento dell’epidemia, mentre i decessi sono passati dal picco nella settimana 9-15 novembre, con circa l’1,3% dei residenti, allo 0,6%.

L’esecutivo prova a imprimere un’accelerazione alla campagna vaccinale anche se sembra ormai chiaro che non verranno mantenute le previsioni indicate nel piano del ministero della salute per il primo trimestre: entro fine marzo l’Italia disporrà, come ha detto Figliuolo, di 14 milioni di dosi, quasi un milione e settecentomila in meno di quanto previsto. Il lotto del siero dell’azienda statunitense è il più consistente finora spedito in Italia e verrà distribuito in 214 strutture sanitare in tutto il paese. Una boccata d’ossigeno importante, visto che si tratta del vaccino utilizzato per i soggetti fragili e vulnerabili, anche se le aspettative erano ben altre: entro la fine di marzo l’Italia avrebbe dovuto disporre di 15.694.998 dosi.

Annunci e numeri che cadono in un giorno delicato per la Lombardia. Dopo i disservizi che hanno scandito l’ultimo finesettimana, la giunta lombarda ha infatti deciso di azzerare il Consiglio d’amministrazione di Aria Spa, la società regionale alla quale è stata affidata la gestione delle prenotazioni e degli appuntamenti per la vaccinazione contro il Coronavirus. Sabato e domenica nei centri vaccinali di Cremona, Como e Monza si è presentato un numero di vaccinandi decisamente inferiore al previsto perché le convocazioni non sono partite per tempo dalla piattaforma informatica di Aria. Da qui la scelta di azzerare il board: "I disservizi informatici che si sono registrati nel corso della campagna vaccinale, recentemente a Como, Cremona e in Brianza, hanno creato disagi a molti nostri cittadini e hanno inficiato il lavoro di tutti gli operatori, sanitari e non, che stanno lavorando con impegno e professionalità nei diversi centri vaccinali. Per questo motivo – ha spiegato il governatore Attilio Fontana – ho chiesto ai membri del Consiglio d’amministrazione della società Aria di fare un passo indietro. In caso contrario disporrò l’azzeramento dello stesso, affidando al direttore generale Lorenzo Gubian, di recente nomina, la guida della società". Per la cronaca il board è composto da 5 membri, compreso il presidente Francesco Ferri, in quota Forza Italia. Nella prima serata di ieri le dimissioni risultavano firmate. Non basta, però. Il ruolo di Aria nella campagna vaccinale sarà ridimensionato. E per due ragioni: già nelle scorse settimane Letizia Moratti, vicepresidente della Regione, ha fatto sapere che per la fase della vaccinazione di massa la Lombardia si affiderà alla piattaforma di Poste Italiane, mentre proprio ieri, nel corso di un vertice coordinato dalla stessa Moratti, si è deciso che per la conclusione della vaccinazione degli over 80 Aria sarà affiancata dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e dalle Aziende Socio Sanitarie Territorale (ASST).

Decisioni e correzioni di rotta che rappresentano uno smacco per la giunta Fontana alla quale si deve la creazione di Aria Spa, nata dalla fusione di tre società: un gigante che, alla prova della campagna vaccinale, ha fin qui mostrato piedi di argilla. Anche se Guido Bertolaso, consulente della Regione per la missione vaccini, a proposito del vertice tra Figliuolo, Draghi e Curcio ha detto: "Io non devo chiedere aiuto a nessuno". Di diverso avviso il Pd lombardo: "Fontana, Moratti e Bertolaso non sono in grado di gestire il piano vaccinale. Chiedano subito al commissario Figliuolo di affiancarsi a Regione Lombardia".