Dpcm e sport, facciamo chiarezza. Ecco chi (e come) può ancora giocare

Una guida per capire i nuovi divieti imposti agli sport di contatto

Atleti impegnati in un allenamento (Ansa)

Atleti impegnati in un allenamento (Ansa)

Roma, 19 ottobre 2020 - Una parte rilevante del nuovo Dpcm 18 ottobre per fronteggiare la seconda ondata del Coronavirus è dedicata allo sport con ulteriori limitazioni che riguardano gli sport cosiddetti di contatto. Ma quali sono i campionati che potranno continuare? Cosa si intende per attività dilettantistica di base? E l'attività giovanile? Vediamolo insieme. Resistere fino al 13 novembre, giorno in cui scadrà il Dpcm. Resistere al Covid-19, certamente, ma anche alle stringenti regole decise dal governo per l'attività sportiva. Ecco una miniguida per capire come dovremo comportarci fino a quella data nel nostro rapporto con lo sport.

Covid, bollettino del 19 ottobre

Dilettanti e amatori

Una premessa e un distinguo: nelle ultime ore si fa fatica a districarsi tra il significato di 'amatoriale' e 'dilettantistico'. Lo sport amatoriale è la partita di calcetto organizzata tra amici, prenotando il campo e non avendo alcun vincolo affiliativo con federazioni, enti di promozione sportiva, leghe dilettantistiche ecc. Lo sport dilettantistico prevede invece un tesseramento e l'appartenenza alle sigle riconosciute. Per fare un esempio: chi gioca un campionato di calcio o calcio a 5 anche della categoria più bassa o in un torneo di un'ente di promozione sportiva è un 'dilettante'. Chi invece organizza un 'torneino' tra amici al campo sotto casa, è un 'amatore'. Ricordiamo che è già in vigore il divieto per gli sport di contatto amatoriali. In che forma? Proibendo l'attività privata di gruppi di persone che prenotano un campo in un centro sportivo o struttura che ne dispone.

Nuovo Dpcm: il testo definitivo in Pdf

I limiti e la lista degli sport proibiti

Per una buona parte (come vedremo) dello sport dilettantistico definito 'di contatto' - e quindi calcio, basket, volley, rugby, pugilato, arti marziali ma anche canottaggio di squadra, baseball, softball, pallanuoto, sincronizzato, pallamano, football americano, hockey, in tutto sono 130 discipline - con il nuovo Dpcm è in vigore il divieto di gare e competizioni, mentre sono consentiti gli allenamenti individuali. In sostanza, non ci saranno le partite o le gare, ma ci si potrà comunque allenare a tutti i livelli anche nei centri sportivi di riferimento mantenendo però il distanziamento.

Tutto così semplice? No. Perchè da qui si parte per la non semplice area interpretativa delle indicazioni del governo. E cioè: quali sono i confini attuativi delle nuove norme? In sostanza si ferma l'attività sportiva a livello provinciale, ma non quella regionale, nazionale e internazionale. E in effetti, il Dpcm recita che "sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra individuali riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico, dal Comitato paralimpico e dalle rispettive federazioni nazionali, discipline associate ed enti di promozione". Quindi saranno i 'governi' sportivi e regionali a decidere da quale livello parte il divieto.

Per fare un esempio, in alcune regioni il calcio si fermerà dalla prima categoria in giù, in altre dalla seconda e in altre ancora solo con l'ultima categoria, la terza.

L'esempio Lombardia

Il caso della Lombardia può fare da esempio, considerando che la Regione ha di fatto anticipato il dpcm fermando i campionati dalla categoria 'Eccellenza' in giù e proibendo anche gli allenamenti. E questo riguarda anche lo sport giovanile a tutti i livelli.

I numeri e i giovani

In Italia quasi il 60 per cento dei 4,7 milioni di tesserati alle federazioni è sotto alla maggiore età e oltre tre giovani atleti ogni dieci hanno meno di 13 anni. E nel calcio, quasi 700mila tesserati su un milione e 56mila tesserati, provengono dal settore giovanile scolastico. Da qui parte l'impresa che attende le associazioni sportive, chiamate a tenere in piedi lo sport con i divieti in atto e senza poter contare su gare e competizioni.

Il ministro

Sul tema, evidentemente di non semplice interpretazione finchè non arriveranno le indicazioni definitive, è tornato oggi il ministro dello sport Vincenzo Spadafora: "Proseguono partite e gare sportive dilettantistiche a livello regionale e nazionale, mentre per il livello provinciale, società e associazioni sportive ed enti di promozione proseguiranno gli allenamenti degli sport di squadra ma solo in forma individuale, come le squadre di serie A all’inizio della fase due. Per fare un esempio: la squadra di una scuola calcio di giovanissimi o pulcini potrà continuare ad allenarsi, ma senza giocare partite". CIoè  senza partitelle e allenamenti in solitario e distanziati.

Sport di contatto: la lista in Pdf