Dottoressa uccisa Il killer non risponde al gip E in cella è sorvegliato a vista

Gianluca Seung resta in silenzio durante l’interrogatorio. I legali: "È ancora scosso e frastornato". Lo sfogo del cugino: "La politica ha le sue colpe, doveva essere ricoverato in un centro di cura".

Dottoressa uccisa  Il killer non risponde al gip  E in cella è sorvegliato a vista

Dottoressa uccisa Il killer non risponde al gip E in cella è sorvegliato a vista

PISA

Non una parola davanti alla giudice. Descritto come "scosso e frastornato" dai suoi legali. Gianluca Paul Seung, il 35enne accusato dell’omicidio della psichiatra Barbara Capovani, però, resta in carcere. Potrebbe ancora fare del male, la motivazione. "Troppo presto", per i suoi avvocati, per una strategia e anche per la perizia psichiatrica. "Solo stamani abbiamo potuto vedere il fascicolo. Sono valutazioni che faremo più avanti", dicono gli avvocati Andrea Pieri e Gabriele Parrini.

Così, per ora, il giovane, che abita nella sua casa a Torre del Lago, resta nel centro clinico della casa circondariale "Don Bosco" di Pisa, isolato anche per motivi di sicurezza. In solitudine, come viveva anche prima, lo racconta il suo cugino che adesso vive all’estero. Con un dialogo che avveniva con il mondo esterno attraverso i social, nei quali denunciava complotti, reti criminali immaginarie che comprendevano anche la mafia, la massoneria e i dirigenti occidentali in combutta con personaggi locali. Continui i suoi passaggi in procura, questura, alla caserma dei carabinieri, tanto che a inizio di quest’anno aveva ricevuto anche un foglio di via obbligatorio. Per tre anni non avrebbe potuto più mettere piede a Pisa, dove invece, per gli investigatori è arrivato in treno, venerdì scorso, con l’intento di uccidere la responsabile del reparto dove lui stesso era stato ricoverato per una settimana, nel 2019.

Non era la sua psichiatra, ma il medico che aveva firmato le sue dimissioni con una diagnosi. Perché, allora, tanta violenza a distanza di quattro anni? Forse perché quella professionista che tutti definiscono "appassionata e capace", era diventata nel frattempo proprio la primaria? Gli investigatori stanno cercando di dare una risposta a questa e ad altre domande.

"Mi è dispiaciuto quando ho saputo la notizia – commenta il cugino di primo grado Giuseppe Peluso – immaginavo che sarebbe andata a finire così. Dai e dai, doveva succedere. Si sapeva che sarebbe esplosa la bomba. Si sapeva da dieci anni. Io do la colpa a chi non è stato intorno a Gianluca – aggiunge –; non meritava tutto ciò, così come non lo meritava la dottoressa che è stata uccisa". E aggiunge: "Mi dispiace per la sua morte, per i suoi tre figli, ma lo sbaglio non è tutto di Gianluca. Lo sbaglio è della politica italiana. Dovevano metterlo in qualche struttura e curarlo".

Una vita solitaria – spiegano ancora i vicini, i familiari e i conoscenti – nell’alloggio che risulta intestato proprio a lui. Nel 2020, aveva provato a far domanda per ottenere il reddito di cittadinanza, richiesta che non è stata accolta. Nei prossimi giorni potrebbe essere trasferito in altro istituto penitenziario dove - la decisione del gip - per il momento deve restare.

Antonia Casini

Daniele Mannocchi