Dose prima degli esami, tocca ai maturandi

Il Lazio lavora a un piano di immunizzazione per gli studenti che si diplomano. Dal 27 maggio prenotazioni in Lombardia per i più giovani

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ROMA

Esame di stato da vaccinati. È ambizioso il progetto della regione Lazio, che intorno al 2 giugno vuole vaccinare i 500 mila studenti che dal 16 giugno saranno alle prese con l’esame di maturità. Si punta ad un open day per i maturandi utilizzando l’app "tre click e 48 ore dopo ti vaccinì". "Pensiamo sia importante far svolgere in tranquillità gli esami – spiega l’assessore alla sanità del Lazio, Alessio D’Amato reduce dal successo del primo Open Day AstraZeneca dedicato ai 40enni – . La gran parte del personale docente e non docente avrà avuto il vaccino ed è importante che lo abbiano anche i maturandi. Stiamo studiando le modalità operative" che nel week end si sono presentati in 21mila nei 21 hub dedicati per ricevere il vaccino". "Vaccinare i maturandi ora è possibile – concorda il governatore del Lazio Nicola Zingaretti – e lo faremo. Torniamo alla normalità con i vaccini e pensando a tutti. È giusto pensare a ragazzi e ragazze che hanno di fronte questa prova, dopo due anni difficili anche per lo studio e la vita sociale".

Il vaccino prescelto con ogni probabilità sarà il Jonhson & Jonhson, che necessità di una sola dose. Soddisfatti i sindacati della scuola e e l’associazione presidi del Lazio. "Le vaccinazioni per i maturandi – Francesco Sinopoli che guida la Flc Cgil – osserva andrebbero realizzate in tutte le Regioni. È ottimo se ci sono le condizioni per vaccinare i maturandi: più va avanti la campagna di vaccinazione, meglio è". Calendario ambizioso anche per la regione Lombardia, che prevede di partire con le prenotazioni per la fascia d’età 40-49 anni dal prossimo 20 maggio.

A scalare, le prenotazioni per la fascia 30-39 anni partiranno dal 27 maggio e, infine, dal 2 giugno, in coincidenza con la Festa della Repubblica, scatteranno le prenotazioni per le ultime due fasce d’età: 20-29 anni e 16-19 anni. Intanto raggiunge quota 27.131.857 il numero delle vaccinazioni antiCovid in Italia. E giugno, sottolinea da giorni il commissario straordinario generale Francesco Paolo Figliuolo, "deve essere il mese della spallata". L’obiettivo è possibile perché dopo dopo le 17 milioni di dosi che sono attese a maggio, nel mese successivo – annunciò già il 13 maggio Figliuolo, "ne attendiamo da 20 a 25 milioni". Il che renderà possibile non solo avviare in tutte le regioni le vaccinazioni dei quarantenni ma andare ben oltre, verso i trentenni e confermare così, ha ribadito Figliuolo, l’obiettivo dell’immunità di gregge a settembre, sia pure con tutti i ritardi causati dallo stop and go e i rilevanti mancati invii di AstraZeneca e la performance non eccelsa di alcune Regioni.

Alessandro Farruggia