Un momento delle aggressioni davanti al liceo Michelangelo di Firenze

di Emanuele Baldi  La "civiltà" come antidoto alla violenza, i "comportamenti positivi" dei giovani come una sorta di antibiotico per ’sfebbrare’ le adrenaline balorde figlie di questi tempi capaci di sfociare in aggressioni come quelle avvenute davanti al Michelangiolo, il liceo classico fiorentino da giorni sui crinali delle cronache per il video che riprende le botte di un gruppo di ragazzi di destra contro studenti di opposta fazione. Con un richiamo alto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – in occasione della consegna delle insegne di Alfieri della Repubblica a 30 giovani piccoli eroi del quotidiano e dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina – ha colto l’occasione per dire la sua sulla questione che in queste ore sta esarbato gli animi tanto da portare anche allo scontro verbale a distanza tra il ministro Giuseppe Valditara e Annalisa Savino, la preside di un altro liceo fiorentino – lo scientifico Leonardo Da Vinci – accusata dal responsabile del dicastero dell’istruzione di aver tirato in ballo a sproposito il governo in una circolare ("È una lettera del tutto impropria – le parole del ministro – mi è dispiaciuto leggerla non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista").  Mattarella dal canto suo ha parlato dell’importanza della civiltà come "diga" contro le prevaricazioni e la violenza, arrivando a citare l’esempio della Rosa Bianca, i giovani che nella Germania in guerra si opposero al nazismo, pagando con la vita il loro coraggio. "La vediamo purtroppo sovente" ha osservato il Capo dello Stato, alludendo al caso del pestaggio, "violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, e in tante altre circostanze, addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola contro ragazzi".  Davanti a Mattarella c’era in prima fila lo stesso Valditara che proprio ieri ha precisato di non aver mai minacciato di punire la dirigente scolastica: "Sono state dette tante cose, queste le mie parole. Ho annunziato sanzioni? No", ha twittato il ministro allegando il video. Intanto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, preso atto del tweet del ministro, getta acqua sul fuoco invitando tutti ad abbassare i toni "attraverso un confronto vero e un’assunzione di responsabilità di tutte le istituzioni".

Cronaca

di Emanuele Baldi

La "civiltà" come antidoto alla violenza, i "comportamenti positivi" dei giovani come una sorta di antibiotico per ’sfebbrare’ le adrenaline balorde figlie di questi tempi capaci di sfociare in aggressioni come quelle avvenute davanti al Michelangiolo, il liceo classico fiorentino da giorni sui crinali delle cronache per il video che riprende le botte di un gruppo di ragazzi di destra contro studenti di opposta fazione. Con un richiamo alto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – in occasione della consegna delle insegne di Alfieri della Repubblica a 30 giovani piccoli eroi del quotidiano e dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina – ha colto l’occasione per dire la sua sulla questione che in queste ore sta esarbato gli animi tanto da portare anche allo scontro verbale a distanza tra il ministro Giuseppe Valditara e Annalisa Savino, la preside di un altro liceo fiorentino – lo scientifico Leonardo Da Vinci – accusata dal responsabile del dicastero dell’istruzione di aver tirato in ballo a sproposito il governo in una circolare ("È una lettera del tutto impropria – le parole del ministro – mi è dispiaciuto leggerla non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista"). 
Mattarella dal canto suo ha parlato dell’importanza della civiltà come "diga" contro le prevaricazioni e la violenza, arrivando a citare l’esempio della Rosa Bianca, i giovani che nella Germania in guerra si opposero al nazismo, pagando con la vita il loro coraggio. "La vediamo purtroppo sovente" ha osservato il Capo dello Stato, alludendo al caso del pestaggio, "violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, e in tante altre circostanze, addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola contro ragazzi". 
Davanti a Mattarella c’era in prima fila lo stesso Valditara che proprio ieri ha precisato di non aver mai minacciato di punire la dirigente scolastica: "Sono state dette tante cose, queste le mie parole. Ho annunziato sanzioni? No", ha twittato il ministro allegando il video. Intanto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, preso atto del tweet del ministro, getta acqua sul fuoco invitando tutti ad abbassare i toni "attraverso un confronto vero e un’assunzione di responsabilità di tutte le istituzioni".

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