Venerdì 19 Aprile 2024

Dopo la Cina, Grillo esalta Cuba Il centrodestra: Di Maio si dissoci

Il comico difende L’Avana: "L’isola resiste". Quel filo sottile. con i regimi comunisti

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di Elena G. Polidori

Hasta siempre, comandante Beppe Grillo. Dopo la Cina e quel filo sottile con lo lega da sempre al regime di Pechino, il garante del M5s, alla vigilia dell’incontro di Conte con Draghi (oggi alle 11) e nel momento più delicato della transizione della sua creatura politica, crea nuova polemica. Schierandosi con il regime cubano e contro quel popolo che in questi giorni manifesta contro il presidente Díaz-Canel perché vuole archiviare per sempre l’era Castro e tutto quello che rappresenta.

Grillo, che in passato ha schierato il M5s anche per Maduro, ha condiviso sul suo blog una lettera dello scrittore e teologo brasiliano Frei Betto su Cuba dal titolo Cuba resiste e nella quale Betto, commentando proprio i disordini di questi giorni, difende il governo de L’Avana, fornendo il suo punto di vista sulla realtà sociale, politica ed economica dell’isola. "La Rivoluzione vi assicurerà tre diritti umani fondamentali – scrive Betto – cibo, salute e istruzione, oltre a casa e lavoro. Potreste avere un grande appetito perché non mangiate ciò che più vi piace, ma non avrete mai fame. La vostra famiglia avrà istruzione e assistenza sanitaria, compresi gli interventi chirurgici complessi, totalmente gratuiti, come dovere dello Stato e diritto di ogni cittadino". "Gli Stati Uniti non si sono mai rassegnati alla perdita di Cuba – continua Betto – soggetta alle loro ambizioni. Per questo, subito dopo la vittoria dei guerriglieri della Sierra Maestra, hanno cercato di invadere l’isola con truppe mercenarie. Sono stati sconfitti nell’aprile 1961. La resilienza del popolo cubano, alimentata da esempi come Martì, Che Guevara e Fidel, si è dimostrata invincibile. È a lei che noi tutti, che lottiamo per un mondo più giusto, dobbiamo solidarietà".

Parole che incendiano la politica: "Abbiamo un Movimento del tutto affidabile sulla politica estera – commenta, con sarcasmo, Fabrizio Cicchitto, presidente di Riformismo e Libertà – che cosa ne pensa Luigi Di Maio? È questa la posizione sua e del governo italiano?".

"Di Maio prenda le distanze da Grillo o, per coerenza, si dimetta!", incalza Carlo Fidanza, capo delegazione al Parlamento europeo di Fd’I. Un putiferio.

E alla vigilia dell’incontro Conte-Draghi sulla giustizia...