Giovedì 18 Aprile 2024

Dopo il ko alle regionali Ribaltone a Udine: il centrosinistra largo si riprende il sindaco

De Toni vince al ballottaggio sostenuto da Pd, 5 Stelle e Terzo polo. Schlein: "Una bellissima notizia e una grande soddisfazione".

Dopo il ko alle regionali  Ribaltone a Udine:  il centrosinistra largo  si riprende il sindaco

Dopo il ko alle regionali Ribaltone a Udine: il centrosinistra largo si riprende il sindaco

"Meglio primi in un paesino delle Gallie che secondi a Roma", diceva il saggio Giulio Cesare. Se lo ripetono, oggi, i leader del centrosinistra che da ieri gioiscono per aver vinto a Udine. Con tutto il rispetto per il capoluogo friulano – che, come il villaggio di Asterix, sarà circondato da un lago, la regione Friuli Venezia-Giulia, saldamente in mano al centrodestra – si tratta di una vittoria non esaltante, ma che esalta.

Ma che cosa è successo? Al ballottaggio il candidato sostenuto da un campo, più largo, “XXL“ (centrosinistra, Movimento 5 stelle, Terzo Polo, liste civiche, in pratica da Iv fino a Rifondazione comunista…), Alberto Felice De Toni, ha battuto il sindaco uscente, e candidato del centrodestra, Pietro Fontanini.

La vittoria, in realtà, arriva per un amen (2003 voti) con De Toni al 52,8% (18.576 voti) e Fontanini fermo al 47,1% (16.573) e con un’affluenza assai bassa, che si attesta al 44% (35.604 votanti su 80.650 elettori), senza dire che Udine era già stata governata dal Partito democratico (e per dieci anni, dal 2008 al 2018).

Il neo sindaco, ex rettore dell’Università del Friuli, ovviamente, è però più che soddisfatto: "Udine ha scelto di cambiare, ma non ci rimboccheremo le maniche perché lo abbiamo già fatto in campagna elettorale". Poi offre la sua “ricetta“ al centrosinistra, ricetta però assai ardua da seguire sul piano nazionale: "A Udine siamo partiti da una lista civica e siamo stati in grado di mettere insieme nel tempo un po’ tutti, dal Terzo Polo a Rifondazione Comunista, tant’è che ho subito detto che chiederemo le royalties", afferma in modo scherzoso.

"A Schlein dico che bisogna saper creare alleanze: se si fanno la vittoria è certa, invece alle politiche siamo tutti andati in ordine sparso" l’invito del vincitore. Ecco, il problema è tutto nella sostanziale impossibilità di replicare lo ‘schema Udine’ a livello nazionale, ma tant’è.

È la prima vittoria elettorale di Schlein segretaria e, dunque, è lecito esultare. "Una bellissima notizia – esordisce – e una grande soddisfazione. Una vittoria costruita grazie al lavoro di squadra". Anche l’ex segretario dem Letta si complimenta. E il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia: scandisce: "Auguri di buon lavoro a Alberto Felice De Toni, nuovo sindaco di Udine. La sua vittoria al ballottaggio dimostra che quando il centrosinistra si presenta unito, con una proposta politica alternativa alla destra che sia credibile e concreta, può essere uno schieramento vincente".

Seguono tutti gli altri, una pioggia di commenti. Si va dal friulano Ettore Rosato (Iv), che scrive "abbiamo costruito un bel progetto per la città e scelto il profilo giusto", al segretario del Psi, Enzo Maraio, dai deputati friulani di Azione a Stefano Patuanelli, senatore M5s ("con bel lavoro di squadra abbiamo ribaltato i pronostici") fino a Nicola Fratoianni, parlamentare di Avs.

Il centrodestra si lecca le ferite. I big, Salvini in testa, era venuti tutti a Udine per sostenere il sindaco uscente, Fontanini, che rivendica di lasciare "conti in ordine" mentre il presidente della Regione, Fedriga, confermato con un netto successo alle regionali (64,2%), augura buon lavoro. Fair play consapevole che il centrosinistra formato ‘XXL’ è assai difficile da replicare.

Ettore Maria Colombo