Dopo il caso Georg Il monito di Francesco "Bisogna imparare a mettersi da parte"

Chiaro il riferimento al monsignore ribelle (che non è citato)

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di Nina Fabrizio

Si erano visti, ignorandosi, sabato scorso ai funerali del cardinale australiano George Pell, morto improvvisamente la sera del 10 gennaio al Salvator Mundi International Hospital di Roma. Il Papa in carrozzina a benedire la salma del porporato che in un pamphlet anonimo ha definito il pontificato di Bergoglio un "disastro", e monsignor Georg Gaenswein, fresco di uscita del suo libro-verità pieno di polemiche e asprezze verso l’attuale pontefice, a sillabare il rito delle esequie nella fila dei vescovi.

Le tensioni continuano. Ieri all’Angelus, Francesco ha tirato un’altra bordata. "Con il suo spirito di servizio, con la capacità di fare posto, Giovanni il Battista ci insegna una cosa importante: la libertà dagli attaccamenti. Sì, perché è facile attaccarsi a ruoli e posizioni, al bisogno di essere stimati, riconosciuti e premiati". E ha aggiunto: "Farà bene anche a noi coltivare, come Giovanni, la virtù di farci da parte al momento opportuno, testimoniando che il punto di riferimento della vita è Gesù. Pensiamo a quanto è importante questo per un sacerdote, chiamato a predicare e celebrare non per protagonismo o per interesse. Giovanni, compiuta la sua missione, sa farsi da parte".

Non è più ormai un mistero per nessuno, oltre le mura leonine, che Francesco imputi a padre Georg una grave mancanza di umiltà, che fosse adirato con lui per aver lasciato solo Ratzinger proprio nei giorni in cui si stava aggravando (poi è tornato in tempo per assisterlo alla morte) e infine che non ha per nulla apprezzato il fatto che lo storico segretario non abbia osservato, nel momento del cordoglio, il silenzio trasformando invece il funerale tributato a Ratzinger in una ribalta. Ora per lui c’è il foglio di via. Francesco vuole che lasci il Mater Ecclesiae, il monastero dove viveva assieme al Papa emerito, entro il 1° febbraio.

Che cosa farà Gaenswein è ancora un mistero, ma come in un destino davvero imperscrutabile anche la morte non prevista di Pell segna un indebolimento della fronda anti Francesco che non depone bene per l’ex pupillo di Ratzinger.