"Donald venga a testimoniare" Ma i suoi legali dicono già no

Rimossa dagli incarichi la deputata Greene: "Sostiene teorie razziste e cospirazioniste"

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"Trump venga a testimoniare". I manager dell’impeachment, i deputati democratici che guideranno l’accusa al processo che inizierà la prossima settimana al Senato, hanno chiesto a Donald Trump di testimoniare sotto giuramento. Lo ha reso noto il leader dei manager dell’impeachment, il deputato Jamie Raskin che ha inviato la richiesta scritta all’ex presidente.

Ma i legali di Trump hanno già fatto sapere che il loro assistito non testimonierà. La linea di difesa del tycoon è quella della libertà di parola. È questa la strada scelta in vista del processo. La Camera dei rappresentanti ha approvato la messa in stato di accusa dell’ex capo della Casa Bianca, accusandolo di aver istigato l’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio. Nelle 80 pagine di accusa, i manager dell’impeachment, ovvero i 9 deputati democratici che agiranno da procuratori, reclamano la condanna dell’ex presidente definendo "inaccettabili" le sue parole che "hanno minato il sistema costituzionale" degli Stati Uniti. Per il tycoon, l’accusa non sussiste, visto che stava semplicemente esercitando il suo diritto alla parola, così come sancito dalla Costituzione.

Ma non c’è solo Trump nel mirino. La Camera dei rappresentanti ieri ha infatti votato, con 218 a favore e 209 contrari, per rimuovere la deputata seguace di QAnon Marjorie Taylor Greene dai suoi incarichi nella commissione Scuola e Lavoro per la sua retorica razzista e antisemita.

Lo rende noto l’ufficio stampa della Camera dei rappresenti su Twitter. Respinto, quindi, il tentativo dei repubblicani di fermare il provvedimento. Greene, deputata della Georgia, è da settimane sotto accusa per aver dichiarato che le stragi nelle scuole erano un falso per favorire il controllo sulle armi. Inoltre Greene ha appoggiato l’idea dell’esecuzione di esponenti politici come Nancy Pelosi.

Si è invece salvata per un pelo Liz Cheney, numero tre dei repubblicani e figlia dell’ex vicepresidente Dick, che resta nel team di leadership dell’Elefante alla Camera dei Rappresentati. Il caucus dei deputati del Grand Old Party ha votato a favore della sua permanenza, messa in discussione dai lealisti trumpiani, dopo che ha votato a favore dell’impeachment dell’ex presidente per l’assalto al Congresso.

red. est.