Domenica di sangue Schianto a Reggio Emilia Una famiglia distrutta, morti madre e tre bimbi

Tragico incidente: ferito gravemente l’uomo alla guida. A Lucca sbalzato fuori dall’auto un 20enne, tornava dalla discoteca. Travolto un 19enne a Bari: era appena uscito di casa con gli amici

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Un’intera famiglia distrutta: madre e tre figli minorenni morti a Reggio Emilia. Un 20enne, ex volontario della Misericordia di Capannori (Lucca), sbalzato fuori dall’auto mentre tornava dalla discoteca. Un 19enne travolto da un’auto appena uscito da casa, davanti agli amici. È l’ennesimo bilancio tragico di un’altra domenica di sangue sulle strade italiane, da Nord a Sud.

LA FAMIGLIA DISTRUTTA

Una strage. Tre bambini, probabilmente di 12, 10 e 2 anni e una madre di 22 anni hanno perso la vita in un terribile schianto a Cadè (Reggio Emilia) ieri attorno alle 20. Della Fiat Stilo a bordo della quale viaggiava una famiglia di origine albanese non rimangono che lamiere contorte. La donna era la madre del bimbo più piccolo, mentre gli altri due bambini sarebbero stati i suoi fratelli. L’auto, che procedeva da Reggio in direzione Parma, è finita contro un angolo di un rustico che si affaccia proprio sulla via Emilia. È la vecchia sede della Antarès cucine. Soltanto l’uomo alla guida, padre del bimo più piccolo, ne è uscito ancora vivo, trasportato però con la massima urgenza in pronto soccorso a Reggio, dopo una manovra di rianimazione cardiaca con defibrillatore sul posto. La scena ieri sera era agghiacciante, con persino alcuni soccorritori dei vigili del fuoco che non son riusciti a trattenere le lacrime davanti a un disastro così grande. Difficilissimo recuperare i corpi dall’interno dell’abitacolo, che si è contorto su se stesso sbriciolando una delle pareti del rustico. Le operazioni per rimuovere il mezzo sono durate alcune ore, in cui ovviamente la strada è rimasta totalmente bloccata al traffico. Nel frattempo, attorno, si è materializzata la tragedia. A terra quattro teli bianchi, di cui uno piccolissimo. E attorno i volti pallidi di residenti e passanti, attratti dalle decine di lampeggianti accesi. A spezzare il silenzio sono state due voci, entrambe disperate. Quelle di due parenti arrivati sul posto, avvertiti dai soccorritori. La strada è la solita, dove un anno fa anche un camionista è morto schiantandosi contro una casa.

IL VOLONTARIO

La notte tra sabato e domenica è stata il teatro di un altro drammatico incidente, stavolta a Borgo a Mozzano, all’altezza del Ponte del Diavolo, in provincia di Lucca. Un’auto con quattro ragazzi sbanda all’improvviso nel cuore della notte e schizza via: un primo schianto sulla destra contro un muro di contenimento, poi l’Opel Agila rimbalza violentemente a sinistra nel guardrail e due ventenni vengono sbalzati fuori dall’abitacolo sull’asfalto. Uno, Jacopo Leoni, 20 anni di Capannori, muore sul colpo. Gravissimo l’amico di 22 anni che era alla guida: è ricoverato in terapia intensiva per un trauma cranico. Tornavano dalla discoteca, lo schianto dopo le 4 di notte. Jacopo Leoni, 20 anni appena compiuti, abitava a Capannori ed era stato lui stesso un soccorritore, aveva effettuato un paio di mesi di servizio civile proprio alla Misericordia di Capannori che è accorsa sul posto dell’incidente.

TRAVOLTO DAVANTI

AGLI AMICI

Giovanissimo era anche Ludovico De Pandis, 19 anni, travolto a Conversano, in provincia di Bari. Era appena uscito di casa, è stato preso in pieno da un’auto guidata da una donna di 19 anni. Gli amici con cui era uscito hanno assistito al terribile schianto.

Marco Principini