Venerdì 19 Aprile 2024

"Dittatore, assassino" Il mondo condanna lo zar

Dall’Italia alla Germania, piazze gremite di manifestanti contro l’aggressione. Anche gli oligarchi russi temono le conseguenze: gelo nel summit al Cremlino

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"Questa è la guerra di Putin contro l’Ucraina, non della Russia", è il concetto sempre più diffuso da star internazionali, oligarchi e civili nelle piazze. Dall’Italia all’Inghilterra, dalla Spagna alla Germania, dalla Francia alla Svizzera: in molti Paesi del mondo esplode la protesta contro Putin. Sofia Abramovich, figlia del petroliere miliardario Roman, proprietario tra le molte cose del Chelsea Fc e uno dei magnati più legati allo zar, ha scritto su Instagram la frase (in inglese) "La Russia vuole la guerra contro l’Ucraina", per poi cancellare "Russia" e sostituire la parola con "Putin", commentando: "La più grande bugia della propaganda del Cremlino è che la maggioranza dei russi appoggia il presidente". Anche la figlia di Boris Eltsin, successore di Gorbaciov al Cremlino e colui che designò Putin nel ’99 come proprio erede, ha postato un "No alla guerra" sui social. Così come ha fatto Lisa Peskova, figlia del portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov.

Un altro campanello d’allarme è arrivato nel summit che Putin ha organizzato al Cremlino coi più importanti oligarchi russi, tra cui Herman Gref di Sberbank e Alexander Dyukov di Gazprom. Il presidente li ha convocati per mostrare le ragioni dell’invasione ("È stata una decisione obbligata, semplicemente non avevamo scelta. Mosca non teme le sanzioni, grazie alle esportazioni di gas e petrolio oltre al Fondo nazionale di riserva da 640 miliardi di dollari"), ma gli oligarchi hanno risposto con un silenzio molto preoccupato. Allora Puntin ha ribadito: "Siamo stati costretti, non avevamo via d’uscita, tutti gli altri tentativi sono stati vani".

red.est.