Mercoledì 24 Aprile 2024

Blitz su opera Cattelan, Toscani: "L'arte imbrattata mi fa arrabbiare. Ma è atto politico"

Il fotografo spiazza: il disagio creato spinge la gente a riflettere. "Attirare l’attenzione sui rischi che corriamo non è una trasgressione"

Roma, 16 gennaio 2023 - "Intendiamoci: anche a me fa arrabbiare vedere imbrattata un’opera d’arte. Ma è proprio questo disagio che mi fa fermare a riflettere sul senso di quel gesto". Oliviero Toscani non ha mai avuto paura di difendere posizioni controverse. Stavolta si schiera con gli attivisti di Ultima Generazione, reduci dal blitz in piazza Affari, dove hanno colorato di arancione il basamento di Love, il famoso dito opera di Maurizio Cattelan.

Il fotografo Oliviero Toscani, 80 anni (Ansa)
Il fotografo Oliviero Toscani, 80 anni (Ansa)

Toscani, è efficace colpire l’arte dal punto di vista mediatico ?

"Evidentemente lo è, altrimenti non saremmo qui a parlarne. Solo Salvini non lo capisce".

Per la verità il ministro Salvini, che invoca la galera, non è il solo a condannare il gesto. Ogni volta che agiscono, gli attivisti di Ug scatenano reazioni durissime, come accaduto dopo l’imbrattamento della facciata di Palazzo Madama. Il fine nobile della lotta al cambiamento climatico giustifica i mezzi?

"Sicuramente. Mi chiedo: perché lo fanno? E alla fine penso che sia interessante attirare l’attenzione in questo modo. Sono ragazzi impegnati che in fin dei conti non fanno del male a nessuno, usano vernici lavabili".

In passato, però, si sono resi protagonisti di blocchi stradali. Non è controproducente persino dal loro punto di vista far arrabbiare la gente comune?

"Anche lo sciopero, che è legale, indigna la gente comune. Ribadisco: questi ragazzi fanno arrabbiare ma anche riflettere. Vale la pena scatenare l’ira di dieci automobilisti per accendere la luce su un problema che riguarda tutti noi".

Ma è davvero così? Alla fine non rischiamo di occuparci più delle loro ‘gesta’ che della questione ambientale? Qualcuno, a questo proposito, parla di narcisismo mediatico.

"Narciso è chi interviene commentando in questo modo. Narciso e ottuso. Le persone intelligenti capiscono che l’obiettivo di questi ragazzi è la tutela dell’ambiente".

Lo scopo di un attivista non dovrebbe essere proprio quello di far cambiare idea a coloro che lei definisce ottusi?

"No, occorre convincere chi ha la sensibilità per capire e agire di conseguenza".

Una minoranza.

"Tutto avviene per opera delle minoranze. In qualche modo bisogna partire".

Pensa a qualche movimento del passato?

"Io appartengo a una generazione pre-sessantottina, mi vengono in mente le iniziative di quegli anni. Erano segni di generosità sociale".

Imbrattare un’opera d’arte è più una performance o un atto politico?

"La politica non è forse performance? Gandhi che camminava scalzo compiva un gesto simbolico, mandava un messaggio politico. Meloni che grida “io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana“ non mette in atto una performance? Il suo diario, dal quale purtroppo viene condizionato questo Paese, non lo è? Allora dico: la performance dei ragazzi di Ultima Generazione è politica nel senso più alto".

La trasgressione, dunque, è ancora il mezzo più efficace per far passare un’idea?

"Ma qui secondo me non si tratta di trasgressione. Ci sono persone più sensibili che rischiano in prima persona per far comprendere agli altri cosa stanno rischiando con politiche e comportamenti sbagliati".

Non avrebbe più senso indirizzare la polemica verso obiettivi legati alle tematiche ambientali piuttosto che prendersela con un’opera d’arte?

"No, perché nel primo caso si tratterebbe di un fatto personale, mentre l’arte appartiene a tutti".