Giovedì 18 Aprile 2024

Dispersi sul Velino: ipotesi valanga

Si cercano due ragazzi di 25 anni, una loro coetanea e un uomo di 60 anni. Nebbia, neve pericolosa e rischio valanghe: soccorsi sospesi, riprendono domattina. Due unità cinofile in arrivo dalla Valle d'Aosta

Elicottero del soccorso Alpino, foto generica

Elicottero del soccorso Alpino, foto generica

L'Aquila, 25 gennaio 2021 - Sono ore di angoscia per i quattro dispersi sul Monte Velino, in Abruzzo. Da ieri non si hanno più notizie di tre uomini e una donna: erano andati in mattinata a fare una gita in montagna e quando ieri sera il padre della ragazza non ha visto la figlia fare ritorno ha dato l'allarme. Immediatamente sono scattate le ricerche che sono andate avanti tutta la notte e proseguono senza sosta, concentrate in una zona piuttosto circoscritta di Valle Majelama, ma a oltre 1.800 metri di altitudine. Ma ancora nessuna traccia. È una corsa contro il tempo: in azione squadre del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza, ostacolate nelle operazioni dalle condizioni meteo e dalla scarsa visibilità (l'area è avvolta dalla nebbia). Per questo motivo le ricerche sono state sospese nel pomeriggio e riprenderanno domattina alle 7:30.

Ipotesi valanga

Le ultime notizie non sono confortanti. L'ultima drammatica ipotesi che si fa largo tra i sccorritori è quella che una valanga possa aver travolto i quattro dispersi. Lo conferma Fabio Manzocchi, il Capo stazione del Cnsas di Avezzano, intervistato poco fa da Il Messaggero nelle pagine social dell'edizione abruzzese. "Noi però stiamo lavorando per trovare quattro persone vive", aggiunge. Le tracce di una slavina sono state individuate diverse ore fa, la flebile speranza è che si tratti di un evento avvenuto in precedenza. Sia oggi sia ieri il rischio slavina è a livello 3, giudicato quindi considerevole. 

Questa mattina l'elicottero AV169 della Finanza ha rilevato un segnale telefonico nella zona sotto al colle del Bicchero. In precedenza era stato dato il via libera al setaccio delle celle telefoniche, ma è grazie al sistema "Imsi Catcher", che consente di individuare i telefoni indipendentemente dalle celle, è stato possibile individuare il segnale. La strumentazione funziona nel raggio di diverse centinaia di metri. Il mezzo è rientrato da poco a Pratica di Mare a causa delle proibitive condizioni meteo.

Nel frattempo, sei uomini del Soccorso Alpino hanno cercato di raggiungere il luogo della segnalazione, arrivando fino a 1810 metri di altezza a piedi. Ma sono costretti a tornare indietro, sempre a causa delle condizioni meteo proibitive. Dalla Valle d'Aosta, intanto, sono in arrivo due unità cinofile per supportare le operazioni.  

Chi sono i dispersi

Filtrano i nomi dei quattro dispersi sul Velino. Erano tutti e quattro grandi appassionati di montagna. Il più anziano è Tonino Durante, noto commerciante di Avezzano, di 60 anni. Titolare di un negozio che vende coltelli nelle vicinanze del Municipio di Avezzano. È esperto di montagna e grande appassionato diescursioni ad alta quota.

Gian Mauro Frabotta, 33enne figlio di Mauro Frabotta, titolare dello storico Alimentari Frabotta ad Avezzano. Grande appassionato di escursioni, poco più di un anno fa era stato anche in Nepal, per compiere la missione Imja Tse, 6189 metri d'altitudine.

Poi due giovani fidanzati: Valeria Mella, 25enne avezzanese, tra le maestranze del Teatro dei Marsi come Hostess per l'associazione Harmonia Novissima e Gianmarco Degni, 26enne avezzanese conosciuto in città per il negozio di attrezzatura sportiva gestito dalla famiglia. 

I soccorsi sul Velino

In campo 11 uomini, due squadre del Soccorso Alpino e una delle Fiamme Gialle che con gli sci stanno battendo la valle, situata nel comprensorio di Avezzano. Si tenta di ripercorrere il tragitto dei dispersi, tutti e quattro amanti della montagna ed escursionisti esperti. La qualità della neve non è compatta, le raffiche di vento e i continui sbalzi di temperatura dei giorni scorse hanno mutato le condizioni morfologiche della zona. Si sono creati accumuli di neve che possono risultare come terreno stabile o falsi costoni di roccia. Sono vere e proprie trappole che potrebbero indurre a considerare praticabili vie che invece sono in grado di mettere in difficoltà anche l'escursionista più esperto. Motivo per cui anche le squadre sul posto non riescono ad avvicinarsi più di tanto al punto di indagine. 

Dalla base di Pratica di Mare è decollato ieri notte un elicottero dell'Aeronautica per aiutare i soccorritori. È dotato di visori notturni, può volare al buio e riesce a essere utile anche in avverse condizioni meteo e con scarsa visibilità. Con a bordo alcuni tecnici del Soccorso Alpino ha sorvolato l'area di Valle Majelama, passando al setaccio tutti i possibili ripari: dai rifugi ai bivacchi, fino agli stazzi. Nessun segno dei quattro dispersi. "Ogni forza è impiegata nella speranza di trovare al più presto i quattro dispersi", ha detto nel primo pomeriggio il governatore abruzzese Marco Marsilio.