ll governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, tra i possibili candidati alla Casa Bianca nel 2024,
ha firmato la legge che dopo oltre 50 anni mette fine all’autogoverno
e ai privilegi fiscali della
Disney nel distretto dei suoi parchi divertimento. Una vendetta per l’opposizione del colosso californiano al provvedimento (ribattezzato dai detrattori ‘Don’t say gay’) che vieta, dalle materne alla terza elementare,
di trattare i temi dell’ identità di genere e dell’orientamento sessuale per non disorientare i bambini. Pressato dai dipendenti,
il board di Disney ha preso posizione, criticando la legge e congelando le donazioni alla campagna elettorale del governatore
che punta al secondo mandato nelle
elezioni di novembre.
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