Discoteche riapertura: slitta decisione del governo

Entrata in discoteca con il Green pass, Sileri: "Sarebbe sufficiente la prima dose di vaccino"

Foto generica di discoteche (Ansa)

Foto generica di discoteche (Ansa)

Roma, 30 giugno 2021 - Discoteche: il nodo apertura non si scioglie. O almeno sembra non per il momento. Sono l'ultimo settore ancora chiuso dal lockdown e uno di quelli che ha più sofferto l'anno di pandemia. Eppure, con la variante Delta che desta preoccupazione, non si vuole rischiare una risalita della curva epidemica (qui il bollettino del 30 giugno) e la linea del governo resta quella della prudenza. Non è infatti ancora stata presa nessuna decisione sulla eventuale riapertura dei locali da ballo: secondo quanto si apprende da fonti dell'esecutivo, la questione è stata affrontata a margine dei lavori del Consiglio dei ministri, senza però giungere a una soluzione. C'è però l'ipotesi, spiegano le fonti, di prevedere dei ristori per le imprese del settore. 

Sulla questione di rendere valido il Green pass con vaccinazione completata per entrare in discoteca ha risposto in serata, su radio Capital, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: "Al momento credo che la singola dose possa essere sufficiente, aspetterei il prossimo monitoraggio della variante Delta e vedrei qual è la prevalenza. E' chiaro che se si passa dal 20% al 40% con una risalita dei casi, allora bisogna agire tempestivamente".

Nel frattempo, non tardano ad arrivare i primi disappunti. In primis dal premier della Lega, Matteo Salvini: "Italia non c'è ancora una data di riapertura delle discoteche, questo è un modo di 'punire giovani e lavoratori'. E sottolinea: "Locali per ragazzi e discoteche sono già aperti da tempo in Spagna, Germania, Svizzera, Austria e Grecia, dal 9 luglio anche in Francia". Secondo il leader della Lega "meglio un divertimento sicuro e controllato, con protocolli di sicurezza seri, oppure i rave party e le feste abusive e illegali, denunciate ormai in tutte le città italiane? Torniamo alla vita ed al lavoro, tutti, il prima possibile".