Martedì 23 Aprile 2024

Discoteche, ricorso al Tar del Lazio per la riapertura

La decisione del sindacato dei locali da ballo Silb Fipe

Discoteca (foto Ansa)

Discoteca (foto Ansa)

Roma, 17 agosto 2020 - Per quest'estate non si balla più. Ieri è arrivato lo stop alle discoteche dal Governo, che ha sospeso in tutta Italia "le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso" visto l'attuale andamento dei contagi da Coronavirus. Una decisione che arriva al tramonto del weekend di Ferragosto e che non ha convinto tutti. Proprio oggi infatti Silb Fipe, l'associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, ha deciso di presentare un ricorso al Tar del Lazio per la riapertura immediata delle aziende. Lo comunica Maurizio Pasca, presidente del Silb Fipe: "Abbiamo fatto un consiglio direttivo e abbiamo deliberato di fare un ricorso al Tar Lazio contro il decreto del Ministro Speranza. Lo presenteremo domani mattina per chiedere la riapertura immediata dei nostri locali". E ha aggiunto: "Ci sono motivi infondati per la chiusura. Il distanziamento sociale non è mantenuto ovunque, basti pensare ai treni, agli stabilimenti balneari: perché penalizzare solo il settore dell'intrattenimento? Se c'è qualcuno che non rispetta le regole va sanzionato o chiuso, ci mancherebbe, ma non può essere penalizzato tutto un settore perché un singolo non rispetta le regole. Sono molti i gestori dei locali ad aver sanificato, ad aver misurato la temperatura all'ingresso e preso le generalità. Le azioni vanno adottate nei confronti dei singoli, non è giusto generalizzare".

Intanto, dopo l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza sullo stop al ballo e l'obbligo di mascherine dalle 18 alle 6 nei luoghi della movida, il capo di Gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi ha inviato una circolare ai prefetti, per invitarli a "convocare i Comitati provinciali dell'ordine e della sicurezza pubblica, quali sedi istituzionali più appropriate per la migliore valutazione di adeguate modalità di attuazione delle misure" coinvolgendo, ''attraverso i sindaci, le articolazioni di polizia locale per le iniziative di vigilanza, prevenzione e controllo ritenute più idonee a scongiurare la violazione delle prescrizioni". E' quanto si legge nella circolare.