Dischi e pallottole, arrestato un altro rapper

Dagli sfottò nelle canzoni alla lite in piazza tra bande rivali: fermato Kappa 24K. La gip: "Si contendevano i soldi delle case discografiche"

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di Nicola Palma

Dalle pistole finte (si spera) in bella mostra nei videoclip da centinaia di migliaia di visualizzazioni ai proiettili veri che terrorizzano passanti e residenti alle 8 di sera. Dai "dissing" verbali per sfidare gli avversari alle strade che diventano ring. Gli sviluppi dell’indagine della polizia sulla sparatoria dell’8 gennaio in piazza Monte Falterona disegnano in maniera più nitida i contorni della vicenda che ha visto contrapposti due gruppi rivali di rapper che fanno entrambi riferimento al quartiere di San Siro, animato da una generazione di artisti che negli ultimi mesi si è distinta più per una serie di episodi criminali (a cominciare dalle rapine di cui sono accusati Neima Ezza, Baby Gang e Samy) che per i testi di denuncia sulle periferie.

Ieri mattina i poliziotti della squadra mobile di Milano, guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Vittorio La Torre, hanno arrestato Islam Abd El Karim alias Kappa 24K, egiziano di 33 anni, per detenzione e porto sulla pubblica via di arma comune da sparo ed esplosione di più colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico affollato: secondo gli accertamenti investigativi coordinati dal pm Stefano Civardi e confluiti nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Natalia Imarisio, sarebbe stato lui il primo a sparare (in aria) quattro colpi calibro 9x21. Due settimane fa, era finito in cella l’altro protagonista del duello: il pluripregiudicato Carlo Testa, un passato da ras della droga, ammanettato per aver ferito alla gamba un 26enne egiziano con uno dei tre proiettili 7.65 esplosi dalla sua arma. Le intercettazioni telefoniche hanno aiutato gli agenti a ricostruire ciò che era successo nelle ore precedenti, delineando un movente che sembra andare al di là delle questioni personali accese da un insulto di troppo e che potrebbe annidarsi in una lotta per accaparrarsi contratti con una major discografica. Stando a quanto raccontato a un amico da Kappa 24K, tutto nasce dagli sfottò comparsi su alcune piattaforme web dal gruppo che fa riferimento a Mattia Barbieri alias Rondo da Sosa – il leader del collettivo Seven 7oo emigrato in Inghilterra dopo il Daspo Willy che l’ha bandito da bar, locali e discoteche di Milano fino all’estate 2023 – e di cui fanno parte Simba La Rue, Keta e altri. Così El Karim e la sua crew si presentano in piazza Prealpi il pomeriggio dell’8 per cercare "Keta e risolvere la questione picchiandosi": "Gli ha dato un pugno che l’ha alzato di due metri da terra... – il resoconto che fa Kappa 24K parlando di uno dei suoi –. E poco prima le avevano prese un po’ di persone... le ha prese Rondo, le ha prese Keta... siamo andati a prendere... le hanno prese capito?".

Finita? No, perché la gang sconfitta si presenta in piazza Monte Falterona con Testa di rinforzo: "La prima volta che è venuto ha preso le botte e se n’è andato via, gli hanno tolto pure il coso dalle mani...". Traduzione: il narcotrafficante è stato disarmato, e la sua pistola è finita a 24K, che la maneggerà pure davanti a moglie e figlia. Alle 20.20 l’ultima puntata: Testa ritorna con un’altra arma per vendicarsi e spara per tre volte, colpendo l’egiziano alla gamba. Tre giorni dopo, 24K dice a un collaboratore di oscurare il volto dell’(ex) amico Testa dal video della canzone "Non dire San Siro nel giorno sbagliato".