Giovedì 18 Aprile 2024

Cosenza, falsi diplomi sanitari. I Nas: "Giovane truffato si è tolto la vita"

Custodia cautelare per 6 persone, 291 titoli di qualifica professionale sequestrati

Le indagini dei Nas

Le indagini dei Nas

Napoli, 23 ottobre 2019 - I carabinieri del Gruppo Tutela della Salute di Napoli, con il supporto dei comandi provinciali di Cosenza, Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia, e dei Nas di Roma, Bologna, Latina, Torino, Cremona, Treviso ed Alessandria, nelle prime ore di oggi hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Castrovillari su richiesta della locale procura delle Repubblica nei confronti di 6 componenti di un'associazione per delinquere finalizzata al rilascio di falsi diplomi di Operatore Socio Sanitario, e al contestuale sequestro di 291 titoli di qualifica professionale illecitamente rilasciati ad altrettante persone. I destinatari del provvedimento sono quattro imprenditori operanti nel settore degli istituti di formazione professionale, due residenti nell'hinterland cosentino e due nel napoletano, e due dipendenti dell'Asp di Cosenza.

FORMAZIONE PROFESSIONALE "DEL TUTTO INADEGUATA" - Stando alle indagini svolte dal Nas carabinieri di Cosenza, sotto il costante coordinamento della procura di Castrovillari, gli arrestati avrebbero organizzato, negli anni 2015/2017, oltre 30 corsi di O.S.S. e O.S.S.S. (Operatore Socio Sanitario ed Operatore Socio Sanitario con formazione complementare) attraverso una scuola professionale costituita ad Altomonte (Cosenza), denominata 'Sud Europa', priva di accreditamento alla Regione Calabria. Gli allievi dell'istituto, reclutati nel tessuto sociale calabrese mediante la prospettiva di un facile sbocco lavorativo, pagavano 2mila euro per frequentare evanescenti corsi teorico-pratici in cui veniva loro offerta una formazione professionale del tutto inadeguata, assai distante dagli standard previsti dalla vigente legislazione. La normativa nazionale prevede, per il conseguimento del diploma di Operatore Socio Sanitario, la frequenza di un corso almeno mille ore comprensive di 450 ore di tirocinio presso strutture sanitarie accreditate; ciò al fine di garantire la massima tutela ai soggetti verso i quali gli Oss sono tenuti a svolgere la propria delicata funzione professionale, spesso anziani, disabili e ammalati lungodegenti. Nel caso della scuola Sud Europa, invece, sottolineano gli inquirenti, le indagini hanno acclarato che la didattica era gestita in maniera a dir poco superficiale; le lezioni avvenivano inizialmente all'interno di locali del Capt (ex ospedale) di Trebisacce (Cosenza), dove lavorano due degli arrestati, al solo fine di fornire agli allievi una parvenza di prestigio e ufficialità ai corsi.

IL SUICIDIO DI UN GIOVANE - Uno dei ragazzi che avevano partecipato ai corsi per operatore sanitario rivelatisi finti, si è tolto la vita. Nel corso della conferenza stampa sull'operazione, il colonnello Vincenzo Maresca, comandante dei Nas di Napoli, ha riferito: "Il giovane, disoccupato da anni, é stato sopraffatto dalla disperazione".