Dinosauri, le orme sulle Dolomiti. Svelati i segreti sull'origine dei giganti preistorici

Grazie ai fossili trovati sulle Dolomiti, ricercatori italiani hanno capito che uno sconvolgimento climatico contribuì alla prima diversificazione dei più celebri rettili del passato

Dinosauri

Dinosauri

Trento, 17 aprile 2018 - Bisogna fare un bel salto con la fantasia e tornare indietro di circa 230 milioni di anni, eppure il luogo è lo stesso, là dove oggi sorgono le nostre Dolomiti e dove, allora, i dinosauri lasciarono le impronte del loro passaggio. Queste orme fossili ritrovate sulle montagne oggi ci raccontano la loro storia e ci suggeriscono come, dopo un periodo di grandi cambiamenti climatici e surriscaldamento globale, si siano create le condizioni ideali per la loro diversificazione e diffusione in tutto il mondo. A rivelarlo è lo studio coordinato da Massimo Bernardi, del Museo delle Scienze di Trento (Muse), e Piero Gianolla, dell'Università di Ferrara, pubblicato oggi sulla rivista scientifica Nature Communications.

LA RICERCA - Secondo la ricerca, alla base della diversificazione dei grandi rettili c'è uno sconvolgimento profondo e ancora poco compreso, chiamato Episodio Pluviale del Carnico che ebbe luogo circa 232 milioni di anni fa, nel periodo Triassico, che Bernardi descrive come "una fase ad alto tasso di estinzione e al contempo di rapida diversificazione". "Nello studio- spiega lo scienziato del Muse - dimostriamo che i dinosauri, rari e distribuiti in modo puntiforme fino alla crisi, subito dopo diventano abbondati e diffusi in gran parte del mondo, dal Sudamerica, all'Europa e all'Australia". Giannola ricorda inoltre che "in nessun alto luogo al mondo la crisi del Carnico è così ben documentata come nell'area dolomitica".

Le analisi hanno permesso di "ricostruire con grande dettaglio le risposte dei diversi ambienti e degli ecosistemi alla crisi climatica. Inoltre, le accurate datazioni ci hanno consentito di mostrare come la fase di diversificazione dei dinosauri sia sincrona in tutto il globo così come l'instaurarsi di ambienti umidi in aree che prima erano aride". La scoperta dell'esistenza di un legame tra questa diversificazione e l’evento del Carnico è inattesa e rivoluzionaria. Tale drammatico evento, non solo aprì la strada per l'era dei dinosauri, ma diede anche inizio alle mutazioni evolutive che avrebbero portato, nel tempo, alla comparsa di molte altre specie tra cui lucertole, coccodrilli, tartarughe e mammiferi - animali terrestri chiave negli ecosistemi odierni.

Anche se "i dinosauri si originarono subito dopo la più profonda estinzione di massa della storia, 252 milioni di anni fa", Bernardi specifica che "diventarono dominanti nelle faune terrestri solo successivamente, circa 200 milioni di anni fa, quando si estinsero i loro principali competitori ecologici, i crurotarsi. Infine, 66 milioni di anni fa, anche i dinosauri cedono il passo ad altre faune, in seguito agli sconvolgimenti causati dall'impatto di un meteorite. I dinosauri diventano così l'emblema di come non sia solo la competizione tra organismi a determinare fortune e disfatte, ma anche e soprattutto l'interazione con l'ambiente e i suoi mutamenti, talvolta repentini".