Dimissioni Conte: ora che succede. Il governo non si ferma

Dalla salita del premier al Quirinale alle consultazioni che saranno aperte da Mattarella: tutti i passaggi istituzionali

Crisi di governo, gli scenari

Crisi di governo, gli scenari

Roma, 26 gennaio 2021 - Le dimissioni in arrivo del premier Giuseppe Conte portano come conseguenza lo spostamento della crisi di governo al Quirinale. Protagonista, insieme al presidente del Consiglio, diventa quindi Sergio Mattarella. Si innescano ora alcuni passaggi istituzionali. A partire dalla salita al Colle di Conte.

Crisi di governo e consultazioni: il calendario

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Perché il premier ha deciso di dimettersi

Una volta ricevute le dimissioni, il capo dello Stato, dopo aver conferito con le delegazioni dei vari gruppi parlamentari, può decidere di concedere un mandato esplorativo, per capire se esistono le condizioni di creare un nuovo esecutivo, a un personaggio istituzionale (ad esempio presidente della Camera o del Senato), oppure può dare lo stesso mandato (pieno o esplorativo) direttamente al premier uscente; in tal caso il presidente del Consiglio può accettare con riserva.

Il presidente della Repubblica può anche decidere di avviare proprie consultazioni presso il Quirinale, consultazioni che rappresentano uno strumento per capire la realtà della situazione politica all'interno dell'esecutivo uscente e conseguentemente assumere le decisioni opportune. Nel caso in cui Mattarella accertasse l'impossibilità di creare un nuovo governo, come scelta estrema potrebbe sciogliere le Camere e di fatto aprire le porte per nuove elezioni.

Dopo l'ufficializzazione delle dimissioni di Conte, il governo rimarrà in caso soltanto per lo svolgimento degli affari correnti. Tra questi rientra l'eventuale emanazione di decreti legge in casi di necessità ed urgenza. La crisi di governo di fatto blocca tutta l'attività parlamentare, esclusa quella riguardanti gli atti urgenti. La normale attività di Camera e Senato si rimetterà in moto soltanto dopo che il nuovo governo ha incassato la nuova fiducia in entrambi gli emicicli.