"Difendo Budelli, non possono sfrattarmi". Custode del paradiso in lotta contro il Parco

Stretta per tutelare l’arcipelago. Il modenese Mauro Morandi raccoglie le firme per convincere il ministro a lasciarlo come guardiano. "Ho 81 anni, ne ho passati 31 su un’isola deserta. Non posso certo tornare in città". Ma il direttore non cambia idea: deve sloggiare

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Via entro il 2020 gli abusi edilizi sull’isola di Budelli e addio all’esilio volontario per l’80enne Mauro Morandi, per trentun anni il custode solitario dell’isola per conto della vecchia proprietà, oggi considerato inquilino senza alcun titolo di un bene dello Stato. La sua storia ha fatto il giro del mondo, il suo appello è stato raccolto anche dalla Cnn. Intanto da martedì nel parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena ombrelloni, tende, asciugamani e zaini non possono più toccare la sabbia delle spiagge dell’isola di Budelli, il più famoso isolotto dell’arcipelago, minacciato dall’erosione delle sue coste. Proibito anche appoggiare borse di qualunque tipo sugli arbusti. Vietato accedere agli stagni retrodunali e alla macchia mediterranea per un profondità di 30 metri dall’arenile. Non solo. Chiunque poggi piede su una qualunque delle spiagge dell’isola, prima di andarsene deve stare attento a non portar via nemmeno un granello di sabbia, rimuovendoli scrupolosamente dalla pelle, dagli abiti e dalle calzature E non è un vezzo, ma un obbligo. A firma del suo presidente, Fabrizio Fonnesu, l’ente ha pubblicato un’ordinanza con cui detta una serie di accorgimenti per arginare l’erosione delle spiagge di uno degli isolotti più amati dai turisti di tutto il mondo. Isola che entro la fine dell’anno vedrà demoliti anche i vecchi abusi edilizi rimasti, decisione che di fatto sfratta il custode. Il nuovo provvedimento parte dalla difesa della spiaggia del Cavaliere, dove ogni giorno approdano centinaia di visitatori, consentendo gli accessia una porzione di appena un quarto dell’intero arenile. E nemmeno per tutto il giorno, ma solo dalle 10,30 alle 16, e solamente se a Budelli si arriva a bordo di una delle cinque imbarcazioni autorizzate dal parco al trasporto passeggeri. Le altre barche private e i loro occupanti dovranno accontentarsi di ammirare l’isola da lontano e fare un bagno in rada.

 

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Mauro, questa volta ci siamo?

"Io non ho ancora ricevuto comunicazioni ufficiali. Però è inutile nascondersi, so benissimo che l’intenzione dell’ente parco è quella di mandarmi via".

Cosa farà per opporsi?

"Quello che ho già fatto due anni fa: una raccolta di firme per convincere il ministro all’Ambiente, che ora è Sergio Costa, a lasciarmi qui. Allora ne raccolsi 18mila, anche adesso sono sulla buona strada. In poche ore sono arrivate più di duemila firme".

Il posto dove vive però è irregolare...

"Lo so benissimo. E io non ho nulla in contrario, mettano pure tutto a norma: sostituiscano i tetti, rifacciano l’impianto elettrico. Ma tengano anche un posticino per me".

A fare cosa?

"Quello che ho sempre fatto: il custode. Ogni giorno arrivano turisti a nuoto o attraverso i sentieri, per andare sulla spiaggia rosa di Budelli, dove c’è il divieto di balneazione. Io li mando via, se non mi danno retta li fotografo e spedisco le immagini alla Capitaneria di porto. Il problema è che le autorità non hanno sufficienti imbarcazioni, non fanno in tempo ad arrivare che gli invasori se ne sono già andati. Per questo credo sia essenziale che qui resti qualcuno di fidato. Lo farei gratis".

Ma lei di cosa vivrebbe?

"Ho una mia piccola pensione da insegnante di educazione fisica. Poi c’è chi mi aiuta".

Facciamo però l’ipotesi peggiore: lei deve andarsene. Ci ha già pensato?

"Certo. Ho provato a chiedere quanto costa una casa in Sardegna, qui vicino, ma i prezzi sono proibitivi. Anche gli affitti sono alle stelle. E tutti vogliono occupare le proprie case solo d’estate, nel periodo delle vacanze. Un bel problema".

Lei però è di Modena. Non c’è nessuno che potrebbe ospitarla?

"Sì, ci sarebbe mia figlia. Ma mi dispiacerebbe stabilirmi a casa sua e sconvolgerle la vita. E soprattutto sconvolgerei la mia".

Perché?

"Cosa potrei fare in città? Giocare a bocce o a carte? Andare al parco a dar da mangiare ai piccioni? A 81 anni, dopo 31 passati in un’isola deserta? No, non ci penso neanche. Resisterei solo se mi dicessero che dopo il periodo necessario per restaurare la casa sull’isola, sarei sicuro di tornare. Allora conterei i giorni che mi separerebbero dal rientro a Budelli, me ne farei una ragione".

Potrebbe organizzare incontri pubblici continuando a parlare della sua isola...

"Ecco, quella sarebbe l’unica attività che mi consentirebbe di passare il tempo. Ma servono contatti, amicizie... io non conosco più nessuno".

Qualche mese fa parlava di un suo legame affettivo...

"Sì, una donna che avevo conosciuto sui social. Un rapporto che si sta affievolendo però. La lontananza è di ostacolo, per coltivare una storia d’amore ci vuole il contatto fisico: la vicinanza, un abbraccio. E’ andata così, succede. Adesso ho in mente altro. Restare qui, nel mio piccolo paradiso".