Giovedì 18 Aprile 2024

"Difendi sempre mio fratello" E sgozza la madre

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Ha ucciso la madre e poi ha cercato di mettere il corpo in un sacco per i rifiuti, prima di costituirsi. "Ho fatto una cosa bruttissima: ho accoltellato mia madre", ha detto Antonio Cometti, 25 anni, da Gabiano, piccolo centro sulle colline del Monferrato in provincia di Alessandria, quando si è presentato dai carabinieri. E i militari hanno trovato la donna in casa, distesa senza vita sul pavimento del rustico cascinale in viale Roma. Aveva una profonda ferita alla gola, una serie di tagli ai polsi che testimoniano un estremo quanto inutile tentativo di difesa. La vittima, Marina Mouritch, 53 anni, origini lituane, è stata uccisa dal figlio al termine di un tremendo litigio in un momento in cui il marito, Pasquale Cometti, era al lavoro in una struttura ricettiva della zona. Antonio non stava bene. Era seguito dagli operatori dell’Asl di Casale Monferrato. Stava attraversando una crisi depressiva. Era convinto che il fratello – che abita in provincia di Siena – gli controllasse il computer e il telefono: sembra che abbia fatto eseguire delle verifiche sui dispositivi, raccogliendo "prove" che però, sosteneva, erano misteriosamente sparite. Accusava la mamma di parteggiare per lui. Ma il disagio che stava attraversando questa famiglia, descritta dai vicini come appartata e riservata, era noto a pochi. Non risultano denunce e interventi delle forze dell’ordine per maltrattamenti o episodi di violenza. Cometti, ora in carcere a Vercelli in attesa dell’udienza di convalida, ha ammesso che in passato aveva assunto stupefacenti, ma non di recente, e che mercoledì aveva "saltato" la terapia.