Giovedì 18 Aprile 2024

Diritti umani, Mattarella: "Sono imperativo etico". Ma Amnesty bacchetta l'Italia

La Dichiarazione universale compie 70 anni. L'ong critica il governo: "Gestione repressiva dei migranti e retorica xenofoba"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Ansa)

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Ansa)

Roma, 10 dicembre 2018 - "Il rispetto della dignità della persona non è un dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno. Tutti sono chiamati a darne quotidiana e concreta testimonianza". Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando i 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata "all'indomani degli orrori del secondo conflitto mondiale". 

"Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali", ha sottolineato ancora il capo dello Stato spiegando che "l''Italia continuerà a impegnarsi" sul questo fronte "soprattutto nelle sue funzioni di membro, a partire da gennaio 2019, del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite". 

"Con questo mandato assumiamo una grande responsabilità: la promozione dei diritti umani nel mondo costituisce non solo un imperativo etico e morale ma è strumento necessario per prevenire i conflitti, costruire società stabili e inclusive e, quindi, promuovere in modo sostenibile la pace, la sicurezza e lo sviluppo", ha concluso Mattarella. 

LA DENUNCIA DI AMNESTY - Tuttavia proprio sul nostro Paese piombano oggi le critiche di Amnesty International, che per l'occasione pubblica il suo rapporto 'La situazione dei diritti umani nel mondo. Il 2018 e le prospettive per il 2019'. L'ong punta il dito sul governo Conte che "si è subito distinto per una gestione repressiva del fenomeno migratorio", in cui "le autorità hanno ostacolato e continuano a ostacolare lo sbarco in Italia di centinaia di persone salvate in mare, infliggendo loro ulteriori sofferenze e minando il funzionamento complessivo del sistema di ricerca e salvataggio marittimo".

Parlando poi del Dl sicurezza, Amnesty afferma che contiene misure che "erodono gravemente i diritti umani di richiedenti asilo e migranti e avranno l'effetto di fare aumentare il numero di persone in stato di irregolarità presenti in Italia". Infine l'organizzazione sottolinea la "retorica xenofoba nella politica" e denuncia "la linea dura sugli sgomberi forzati senza alternative".