Martedì 23 Aprile 2024

Catturato il detenuto evaso a Trapani: dove è stato trovato e come era fuggito

Il sindacato di polizia penitenziaria: “Ottima notizia, ma i problemi del settore restano”

Trapani, la clamorosa evasione del detenuto dal tribunale immortalata dalle telecamere

Trapani, la clamorosa evasione del detenuto dal tribunale immortalata dalle telecamere

Trapani, 14 maggio 2023 – Il detenuto evaso dal tribunale di Trapani è stato catturato nella notte a Xitta.

Trapani, la clamorosa evasione del detenuto dal tribunale immortalata dalle telecamere
Trapani, la clamorosa evasione del detenuto dal tribunale immortalata dalle telecamere

Come è avvenuta l’evasione

Francesco Adragna, 37 anni, originario di Erice, con precedenti per rapina, furto ed evasione dagli arresti domiciliari, era fuggito il 12 maggio mentre era in attesa di udienza. 

Le telecamere hanno registrato tutto. Un’evasione clamorosa quanto ‘banale’. Ecco l’uomo che scavalca la cancellata e sparisce.

Le parole dei sindacati

“E’ un’ottima notizia e i nostri complimenti vanno all’articolazione siciliana del Nucleo Investigativo Centrale del Corpo di Polizia Penitenziaria che, in collaborazione con le altre forze di Polizia, si erano immediatamente posti sulle tracce del fuggiasco - commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria’’.

Donato Capece denuncia ‘’una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano quotidianamente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti dei penitenziari: agenti che sono sotto organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, con mezzi di trasporto dei detenuti spessissimo inidonei a circolare per le strade del Paese, fermi nelle officine perché non ci sono soldi per ripararli o con centinaia di migliaia di chilometri già percorsi’’.

E denuncia, infine, il quotidiano e sistematico ricorso alle visite mediche in ospedali e centri medici fuori dal carcere, con contestuale massiccio impiego di personale di scorta appartenente alla Polizia Penitenziaria, per la diffusa presenza di patologie tra i detenuti o per le udienze nelle varie Aule di giustizia.