Roma, 11 novembre 2018 - Per lo stupro e l'omicidio di Desirée Mariottini è stato fermato un pusher italiano 36enne, M. M., nato a Roma. Secondo gli investigatori ha fornito stupefacenti alla ragazza.
L'uomo è stato rintracciato dagli investigatori presso la fermata "Pigneto" della linea metropolitana C e quindi sottoposto a perquisizione: aveva con sé 12 dosi di cocaina e psicofarmaci di vario genere. E' stato quindi segnalato all'autorità giudiziaria anche per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope.
Ci sarebbe stata anche Desirée tra i clienti del pusher e al momento - secondo gli investigatori - non si esclude che l'uomo abbia spacciato la dose letale alla ragazza, morta alcune settimane fa in un capannone nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Il 36enne romano è ritenuto responsabile di aver ceduto cocaina, eroina e psicofarmaci con effetti psicotropi contenenti quetiapina ai frequentatori del capannone abbandonato di via Dei Lucani 22, dove è stata trovata morta la ragazza.
SALVINI - "Per me, possono esserci coinvolti africani, italiani, eschimesi o chiunque altro, vanno blindati e incarcerati. Il problema è che la normativa sullo spaccio di droga è troppo blanda", commenta il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.