Martedì 23 Aprile 2024

Desaparecidos italiani in Uruguay Ex capo della Marina a processo

Detenuto a Caserta, è accusato di aver ucciso tre nostri connazionali alla fine degli anni settanta

ROMA

Sequestrati e uccisi tra il 1976 e il 1977 in Uruguay in attuazione del drammatico Piano Condor, la strategia messa in atto dalle giunte militari del Sudamerica per reprimere ogni forma di opposizione politica. Per questo l’ex comandante della Marina uruguaiana, Jorge Nestor Troccoli (nella foto), è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma per l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione. Contestate le uccisioni dell’italiana Raffaella Giuliana Filippazzi, del marito Augustin Potenza e di Elena Quinteros, militante del Partido Por la Victoria del Pueblo. Prima udienza il 14 luglio prossimo davanti alla III Corte d’Assise della Capitale.

Nel procedimento sono state ammesse come parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Repubblica dell’Uruguay e i familiari delle vittime. Troccoli, che da alcuni anni si era trasferito a vivere in Italia, è attualmente detenuto in provincia di Caserta, in seguito all’ergastolo passato in giudicato per la morte di altri venti desaparecidos. In base ai capi di imputazione, la signora Filippazzi e il marito vennero sequestrati a Montevideo il 27 maggio del 1977 all’hotel Hermitage.

Dopo la cattura, furono consegnati all’unità S2 Fusna, i fucilieri di Marina guidati da Troccoli. La coppia fu affidata ad "agenti della repressione del dittatore del Paraguay, Stroessner, nell’ambito del Piano Condor" e trasferita con un volo ad Assuncion e poi uccisa. I resti trovati nel 2013 nella capitale paraguayana. Elena Quinteroportata in un centro di detenzione clandestino riuscì a fuggire ma venne fermata dopo quattro giorni all’interno dell’ambasciata di Montevideo, dove stava cercando di mettersi in salvo. Venne torturata ed uccisa, ma il suo corpo non è stato mai ritrovato.

red. int.