DeSantis scende in campo (con Musk) La sfida a Trump lanciata in diretta Twitter

di Giampaolo Pioli

NEW YORK

Ha già 200 milioni di dollari sul conto, un jet privato che lo trasporta da un capo all’altro degli Stati Uniti ed è il governatore della Florida, riconfermato col 60% dei voti. Dopo essere stato a lungo un timido clone di Donald Trump, Ron DeSantis, 52 anni, vuole diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti nel 2024.

E per il suo annuncio ufficiale, il governatore della Florida ha puntato sul sensazionalismo: la sua candidatura alle presidenziali avverrà in diretta su Twitter, intervistato da nientemeno che il proprietario ’di casa’ Elon Musk, patron anche di Tesla, che gli sta mettendo a disposizione la sua formidabile piattaforma mediatica, convinto di diventare presto il vero tycoon dell’informazione conservatrice e di destra americana, che è sempre appartenuta alla Fox e ai Murdoch.

La strada verso la Casa Bianca però non è in discesa, e non solo per l’ottantenne Joe Biden ma soprattutto per Trump, che attualmente ha il pieno controllo del partito e dei delegati locali, anche se in Congresso spuntano le prime crepe al suo sostegno incondizionato. De Santis vuole imporsi come il volto nuovo dei conservatori Usa e come stella del partito che può essere spinto al successo dagli indipendenti scontenti di Biden alle frange religiose della destra estrema. Donald Trump, pur essendo al 53% dei sondaggi contro il 26% di DeSantis, sta già scatenando contro di lui tutta l’artiglieria scritta e video di cui dispone, in vista del primo dibattito delle primarie repubblicane ad agosto. DeSantis invece si sta spostando sempre più a destra sui temi dell’aborto, della scuola, dell’immigrazione e dei diritti Lgbt+. Non ultimo il caso della scuola elementare della Florida che ha vietato di leggere ai bambini la poesia The Hill We Climb che Amanda Gorman, poetessa afroamericana, recitò alla proclamazione di Joe Biden nel 2002.

A poche ore dall’annuncio ufficiale della scesa in campo di DeSantis Nikky Haley l’ex ambasciatrice Usa all’Onu ha pubblicato un video in cui lo definisce "solo una piccola eco di Trump…". Vero anche che Trump sembra sempre più accerchiato dalle cause penali, che potrebbero completamente soffocarlo, se non condannarlo, prima del novembre 2024. Anche per questo il giovane Ron ha aspettato a scendere in pista. Sperava di trovare a quest’ora Trump fuorigioco, ma pure in America i tempi della giustizia non sembrano poi così rapidi.